Cronache

L'ex trader condannato per il buco di Société Générale a piedi da Roma a Parigi "per penitenza"

La decisione dopo una lunga corrispondenza e un incontro con il Papa. Tra due settimane il giudizio della Cassazione

L'ex trader condannato per il buco di Société Générale a piedi da Roma a Parigi "per penitenza"

Jérôme Kerviel, 37 anni, è un ex trader francese della Societé Generale, condannato a cinque anni per frode per una perdita clamorosa subita dall'istituto. Una colpa che gli è stata attribuita per troavare "un capro espiatorio", dice, ma che ha deciso comunque di "espiare", camminando da Roma fino a Parigi, 1400 chilometri a piedi per ritrovare la serenità.

La decisione di Kerviel dopo un incontro con Papa Francesco, il 19 febbraio, dopo una lunga corrispondenza con il Pontefice. "Per i suoi atti e le sue azioni concrete, è evidente che il Papa pone l'umano al centro del suo discorso e della sua azione", aveva detto l'ex trader, ricordando "la condanna da parte del Papa delle derive della finanza internazionale, la chiusura di più di 900 conti bancari presentati dalla stampa come estremamente dubbi", che aveva definito "un atto fondatore, di coraggio assoluto e di chiarezza lungo il cammino da intraprendere per migliorare la vita della gente".

La Corte di Cassazione francese aveva condannato Jérôme a scontare 5 anni di detenzione, tre da scontare e due sospesi grazie alla condizionale, e a pagare in toto il buco che aveva provocato con le sue manovre.

"Dopo aver parlato con il Pontefice è successo qualcosa dentro di me. Mi ha dato la forza per mettermi in cammino, e riprendermi la mia vita" ha detto Kerviel. La crisi gli ha tolto tutto. "Sono accusato di abuso di fiducia, falso e uso non autorizzato del sistema informatico. Ma facevo - ha detto - quello che avevo imparato nella banca, e il sistema era praticato in tutta la banca" .

"Ho cominciato a lavorare alla Société Générale a 23 anni, a 28 sono stato promosso “trader junior”, oggi ho 37 anni e per aver creduto come un bambino che far parte di questo ambiente simboleggiava il successo ho firmato la mia condanna a morte", conclude, dopo aver percorso i primi 27 chilometri del suo cammino.

Intanto Jérôme aspetta l'ultimo giudizio che la Corte di Cassazione esprimerà fra due settimane.

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