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Pensione, così l'uscita anticipata può costare il 25% dell'assegno

Con l'accordo tra governo e sindacati per chi vuole lasciare il lavoro è il momento di cominciare a fare i conti. Così si può perdere il 25% dell'assegno

Pensione, così l'uscita anticipata può costare il 25% dell'assegno

Con l'accordo tra governo e sindacati per chi vuole lasciare il lavoro è il momento di cominciare a fare i conti. L'Ape, l'anticipo pensionistico potrebbe arrivare ad aver un costo di un quarto dell'assegno. La possibilità di andare in pensione a 63 anni anziché 66 e 7 mesi per i nati tra il 1952 e il 1954 dunque potrebbe costare parecchio. E di fatto a rendere pesante l'importo dell'Ape potrebbe essere la differenza che passa tra chi avrà diritto ad un Ape gratuito e chi invece dovrà pagare. Il governo nella bozza ha proprosto un prestito pensionistico gratuito per gli assegni fino a 1300 euro lordi e per le categorie svantaggiate. Un costo ben più pesante invece è per chi l'Ape dovrà pagarlo, ovvero chi supera la soglia dei 1300 euro lordi. Come riporta Repubblica, secondo alcune simulazioni, come quelle di Progetica, l'operazione potrebbe costare fino a un quarto del futuro assegno previdenziale. Un nato nel 1954 che vuole andare in pensione l'anno prossimo - dunque 47 mesi prima del requisito, 3 anni e 11 mesi - deve mettere in conto di rinunciare addirittura al 37% della sua pensione. Se aspetta i 67 anni e 7 mesi prende 1.297 euro di pensione netta. Se invece anticipa di 3 anni e 11 mesi e va in pensione con l'Ape nel 2017, allora si accontenta di 1.134 per 47 mesi. Finiti i quali dovrà cominciare a restituire il prestito. E a quel punto la sua pensione scivola a 811 euro. Ovvero con un taglio di un quarto dell'assegno. Il costo dell'Ape volontaria "è più basso rispetto a quello che circola sui giornali, anche se significativo", ha precisato questa mattina a Radio Anch'io il sottosegretario Tommaso Nannicini, che ieri ha chiuso l'accordo con i sindacati assieme al ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

Ma per avere un'idea chiara dei costi bisognerà attendere "il combinato disposto della legge di Bilancio e dei provvedimenti attuativi, tra cui l'accordo quadro con banche e assicurazioni", ha infine precisato Nannicini.

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