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Perché su Rousseau io voterei per il "sì"

Perché su Rousseau io voterei per il "sì"

Non so se sono in tempo a iscrivermi oggi a Rousseau, la piattaforma Internet su cui il popolo grillino voterà oggi sì o no al governo Cinque Stelle-Pd. Per la verità non so neppure se la mia domanda verrebbe accettata perché lì sono molto severi in fatto di moralità, precedenti penali e tendenze politiche, un po' come succede per chi vuole arruolarsi nei carabinieri e indagano la sua famiglia fino al terzo grado di parentela. Ma so che voglio votare anche io e votare un bel sì secco e convinto. Per molteplici motivi è utile che questo governo nasca e nasca subito.

Il primo motivo è che da collega voglio dare una mano ad Enrico Mentana a mettere fine alla sua maratona tv che lo vede costretto a stare in diretta dodici ore al giorno. Penso che anche un ultramaratoneta del suo calibro abbia diritto di sapere dove è il traguardo e non è giusto che questi ingrati ogni giorno glielo spostino un po' più in là con la scusa che non c'è l'accordo su Di Maio vicepremier o pretesti simili.

Il secondo motivo è invece egoistico. Piccola premessa. Un giorno Indro Montanelli in persona mi tenne una lezione di giornalismo: «Ricordati - disse - che se scrivi un articolo su un governo devi sostenere che è un governo che fa schifo, mai dire che è bravo, perché il lettore si arrabbia: noi del Giornale siamo condannati a essere contro». Il fatto è che veniamo da una stagione difficile, perché al governo c'era sì un nemico (Di Maio) ma anche un amico (Salvini) dei nostri lettori. Per noi quindi la situazione faceva solo «un po' schifo» o «schifo a giorni alterni» e questo - Montanelli ha sempre ragione - non poteva funzionare a lungo, alla fine rischiavi di scontentare tutti. Ora invece con il governo sinistra-sinistra potremmo sbizzarrirci a piacimento e con continuità in critiche e sberleffi (i pretesti non mancheranno certo) senza scontentare nessuno dei nostri.

E infine: vedere il popolo grillino che dice sì a governare insieme a Matteo Renzi e a Maria Elena Boschi e il Pd togliere, come da accordi, le concessioni agli amici Benetton è certamente, per dirla alla Jovanotti, il più grande spettacolo dopo il Big Bang. Sapevamo che i Cinque Stelle erano in vendita, non immaginavamo raggiungessero così presto e così spudoratamente il livello del Pd.

Che la festa inizi, teniamoci stretti e buon divertimento.

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