Cronache

Perugia, ora i legali abbandonano Guede

L'ivoriano va in tv e apre una pagina Facebook, ma si ritrova senza avvocato difensore. Amanda e Raffaele pronti a chiedere danni, i Kercher: "Dichiarazioni di pessimo gusto"

Perugia, ora i legali  abbandonano Guede

L'intervista alla Rai andata in onda ieri sera è costata la difesa a Rudy Guede, condannato a 16 anni di reclusione per l'omicidio di Meredith Kercher. Gli avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, infatti, hanno rinunciato al proprio mandato "ritenendo ormai esauriti tutti gli aspetti tecnico-processuali che lo hanno coinvolto nella vicenda" e spiegando che l'intervista non era stata concordata con loro.

Intanto Guede ha aperto una propria pagina Facebook per ribadire la propria innocenza e puntare il dito contro gli altri indagati, Raffaele Sollecito e Amanda Knok, prosciolti dopo un lungo e contestato processo. La pagina è gestita dal Centro per gli Studi Criminologici di Viterbo ed è ha esordito con un post che recita: "Da oggi inizio a raccontarvi la mia storia". L'ivoriano ha inoltre mandato un messaggio agli avvocati di Sollecito, che avevano diffidato la Rai dal mandare in onda la puntata: "Perché non aspettare che la trasmissione sia finita piuttosto che diffidare la Rai dal mandarla in onda?", spiega, "Laddove ce ne fosse bisogno e se ne riscontrasse l'ipotesi, chi oggi chiede la diffida potrebbe tranquillamente denunciarmi per diffamazione. Ma dovrebbe ascoltare prima quello che anche io ho da dire".

La sua versione di quanto accadde nella notte tra l'1 e il 2 novembre di 9 anni fa al numero 7 di Via della Pergola, a Perugia, Guede l'ha raccontata ieri sera: "Sono fuggito perché avevo paura che non mi avrebbero creduto. Non sono io a dire che le indagini sull'omicidio sono state condotte in modo disdicevole. Sono i giudici della Cassazione. Io non sono l'unico colpevole dell'omicidio di Meredith. Sono l'unico condannato. Perché i ragionevoli dubbi contano solo per alcuni e per qualcun altro no?"

Raffaele Sollecito "avvierà un’azione di risarcimento danni", ha detto oggi l’avvocato Giulia Bongiorno, "Reputo di una gravità inaudita il mancato rispetto di una sentenza ormai definitiva che ha accertato la totale innocenza di Raffaele Sollecito. Arrivata al termine di un lunghissimo calvario giudiziario, reso ancora più duro dall’amplificazione mediatica. Esiste un limite alla spettacolarizzazione delle vicende giudiziarie. E questa volta è stato ampiamente superato".

"Non posso passare la mia vita a difendermi da una cosa che non ho fatto...", ha commentato, mentre il padre Francesco - sentito dall'Ansa - si è detto "scandalizzato e indignato" per quanto successo.

"È il primo caso di revisione mediatica di un processo fatto con un mezzo pubblico e con soldi pubblici", ha aggiunto l’avvocato Luciano Ghirga, difensore di Amanda Knox, "Valuteremo i contenuti dell’intervista in relazione alla posizione di Amanda Knox". E l'intervista non è piaciuta nemmeno ai legali della famiglia Kercher: "Continua a giocare con menzogne e verità", ha detto l’avvocato Francesco Maresca, "Ormai però i giochi sono finiti ed è opportuno che una volta per tutte assuma un atteggiamento definitivo e completo su quella tragica notte.

Ho trovato di pessimo gusto tutte le dichiarazioni relative all’incontro tra Guede e Meredith Kercher".

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