Cronache

La petizione per salvare il cane che ha sbranato il bimbo

"No all'abbattimento. Sì alla riabilitazione. - si legge nella petizione - Il Dogo Argentino è un nobile cane agile e giocoso"

La petizione per salvare il cane che ha sbranato il bimbo

E' stata effettuata nel pomeriggio l'autopsia sul corpicino del bimbo di 18 mesi sbranato pochi giorni fa dai due dogo argentini del padre nella villa di Mascalucia, nel catanese. Il pm Fabrizio Aliotta che coordina l'inchiesta ha conferito l'incarico al medico legale, e ha notificato alla mamma del bimbo un avviso di garanzia in cui si ipotizza a suo carico il reato di abbandono di minore. Inizialmente si era ipotizzato il reato di omicidio colposo. La famiglia ha nominato consulente di parte il medico legale Pietro Piccirillo. Avrà il compito di sovrintendere alla perizia necroscopica ma dovrà anche far mettere a verbale le condizioni della madre che è stata visitata mercoledì dal medico legale. Questo intervento è stato necessario perché la donna si era allontanata dall'ospedale Cannizzaro di Catania, dov'era stata trasferita, senza un referto medico che servirà certamente per completare la documentazione agli atti dell'inchiesta. Intanto sono state raccolte più di 24mila firme su Change.org per evitare l'abbattimento dei cani che hanno azzannato il bambino.

"No all'abbattimento. Sì alla riabilitazione. - si legge nella petizione - Il Dogo Argentino è un nobile cane agile e giocoso, è un compagno fedele in grado di stabilire con l'uomo un rapporto di complicità e affetto profondo. Nonostante l'aspetto aggressivo e 'burbero', è docile, astuto e affettuoso, ma va educato fin da cucciolo al rispetto dei ruoli e degli spazi". "Nessuno vuol essere giudice e giustiziere, ma tanti in Italia hanno un Dogo Argentino, ed ogni famiglia è composta da bimbi, madri e padri. Ci leghiamo al dolore della famiglia di Mascalucia, ma vogliamo evitare che altro sangue possa esser sparso per questa vicenda.

Per questa ragione invochiamo "perdono" per i due Dogo Argentino! Chiediamo che possano essere trasferiti e seguiti in un Centro Cinofilo di Riabilitazione".

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