Cronache

Più cretini che anarchici

Più cretini che anarchici

«È bastata una sigaretta per mandare un gigante in tilt», hanno rivendicato con orgoglio su internet gli autori del sabotaggio sulla linea ferroviaria che ieri ha mandato in tilt l' Italia. Si definiscono «anarchici», ma sono solo dei poveri cretini usurpatori di qualifica. L' anarchia, infatti, è una cosa seria che colpisce lo Stato o il padrone, non centinaia migliaia di cittadini rimasti ieri appiedati nelle stazioni di mezza Italia. Cittadini che, per inciso e mediamente, sono arrabbiati con lo Stato e con i padroni, non senza qualche ragione, ben più di questi balordi piromani che a differenza degli anarchici si rifugiano nel più vigliacco degli anonimati come fanno i delinquentelli comuni.
L' anarchico reso immortale da Francesco Guccini nella ballata La Locomotiva, Pietro Rigosi, non si accese quel giorno del 1893 una sigaretta per innescare nella notte un incendio e dileguarsi. No, salì lui su una locomotiva e per protesta contro le ingiustizie della modernità, o in preda alla follia nella versione dei fatti meno romantica, la lanciò a tutta velocità in cerca della morte eroica.
Fallì il piano, ma almeno dimostrò di avere gli attributi.
Questi ragazzotti sono invece dei bulli simili a quelli che anni fa si sentivano grandi lanciando sassi dai cavalcavia per vedere l' effetto che faceva sulle macchine e sulle vite di ignari automobilisti. Mi chiedo quale diavolo di rivoluzione può nascere appiedando chi sta andando al lavoro o il lavoratore che sta partendo per le vacanze. Ho visto pure piangere in tv una anziana signora che da Roma stava andando a Milano per una visita oncologica, attesa da mesi e ora svanita. A occhio non fa parte di nessuna casta, non mi è sembrata benestante. Era solo spaventata, angosciata e terribilmente sola.
La vera punizione per gente così più che il carcere, che li nobiliterebbe, dovrebbe essere fargli pagare i danni, diretti e indiretti, provocati alle Ferrovie ma soprattutto ai passeggeri, cioè sequestrare e ipotecare i loro guadagni - ammesso che abbiano mai lavorato un giorno in vita loro e che siano in grado di farlo in futuro - per almeno le loro prossime tre generazioni.

Gli passerebbe la voglia di giocare a fare gli anarchici, i No Tav e penso anche di accendersi un' altra sigaretta.

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