Cronache

Picchia e violenta moglie davanti ai figli: 12enne denuncia papà

Nella Bassa Reggiana, un uomo di 40 anni è stato arrestato per abusi e maltrattamenti in famiglia. A denunciarlo il figlio 12enne

Picchia e violenta moglie davanti ai figli: 12enne denuncia papà

Anni di botte, insulti e torture di crudeltà disumana alla moglie. Per questo scempio inenarrabile, un uomo di 40 anni, della Bassa Reggiana, è stato denunciato dal figlio 12enne, stanco di assistere inerme alle continue vessazioni cui la madre era costretta dal coniuge violento.

Pugni, schiaffi e calci in faccia anche a notte fonda, per impedirle di addormentarsi. Un terrore quotidiano, viziato dal sadismo e dalla follia. Erano queste, e moltre ancora, le sevizie che una 35enne subiva dal marito, aguzzino spietato e crudele come pochi altri. Stando a quanto si apprende da Rainews, i maltrattamenti sarebbero cominciati nel lontano 2013 perpetuando nel tempo con una escalation di brutalità sempre più pericolosa e sfiancante. L'ultimo, terribile episodio, occorso fine agosto, ha visto il 40enne aggredire la moglie e costringerla ad avere rapporti sessuali alla presenza dei due figli minori. Un abuso in piena regola a cui il ragazzino di 12 anni non è riuscito a soprassedere. Così, si è armato coraggio ed ha chiamato i carabinieri per denunciare suo padre.

A seguito della segnalazione, i militari dell'Arma di Novellara si sono attivati per fare chiarezza sulla vicenda avviando una lunga e meticolosa attività investigativa. E lo scenario di violenze che si è profilato dalle indagini è stato a dir poco raccapricciante. Dalle testimonianze raccolte dalla vittima, è emerso che l'uomo non sono torturasse con spietatezza la compagna ma scatenasse la sua furia cieca anche contro i bambini. In una circostanza precipua, avrebbe persino minacciato il figlio dodicenne con un'ascia dopo averlo massacrato di botte. La donna, come spesso accade in questi casi, aveva sottaciuto per paura di conseguenze ben più drammatiche. E, alla fine, ci ha pensato il figlio maggiore a salvarle la vita.

Alla luce delle narrazioni raccolte, il Gip del tribunale di Reggio Emilia ha emesso un provvedimento restrittivo di custodia cautelare in carcere nei confronti del 40enne che dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, lesioni aggravate e violenza sessuale.

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