Cronache

Politiche renziane affossano il mattone e Renzi ci perde 176mila euro

Le partecipazioni immobiliari del segretario del Pd, Matteo Renzi, hanno perso valore tra il 2015 e il 2017, proprio negli anni in cui lui era al governo

Politiche renziane affossano il mattone e Renzi ci perde 176mila euro

Ben 176mila euro di perdita sul valore catastale delle sue due villette. Per Matteo Renzi, ormai da quasi un anno lontano dalla poltrona di Palazzo Chigi, le cose sembrano andare di male in peggio. E non tanto per soldi che ha perso a causa della svalutazione immbiliare, quanto piuttosto perché la depressione del (suo) mattone è avvenuta mentre il nostro era al governo. E quindi decideva le politiche fiscali del Paese.

Che beffa. A svelare questo retroscena è Franco Bechis su Libero. Secondo cui il valore del mattone di proprietà della famiglia Renzi (Matteo, i fratelli, il papà Tiziano e la moglie Angese Landini) ha regstrato un calo inesorabile come buona parte del mattone italiano negli anni "d'oro" (si fa per dire) della Renzinomics. Fra novembre 2015 e il 30 agosto 2017, infatti, le perdite sono state di un valore pari a 176mila euro, divisi tra la villa di residenza a Pontassieve e quella di famiglia a Rignano sull'Arno.

Della prima Matteo Renzi è proprietario insieme alla moglie (cointestatara), mentre a Rignano sull'Arno ne possiede solo un quarto. Ecco dunque quanto hanno perso. A Pontassieve il segretario Pd ha una villa da 12,5 vani di categoria A7, con una rendita catastale di 2.259,50 euro e una base imponibile Imu di 379.596 euro. L'abitazione di famiglia invece ha 17 vani, una rendita da 2.326,64 euro e un imponibile Imu di 390.875,50 euro. Quanto valgono le due ville?

La valutazione è stata fatta dal servizio di Cerved real Estate che, scrive Libero, "si basa sui dati dell'Osservatorio sul mercato immobiliare dell'Agenzia del Territorio. Se domani Renzi volesse vendere la casa dove abita con moglie e figli potrebbe incassare 797mila euro. Mica male. Peccato che solo due anni prima, nel 2015, ne valeva 943mila. La perdita al tempo della Renzinomics, insomma, è stata di 146mila euro (cui vanno aggiunti 7mila euro di calo del valore del piano sotterraneo, accatastato a parte).

Qualora invece il segretario Pd volesse incassare la sua quota di proprietà nella villa di famiglia, oggi potrebbe portare a casa 265mila euro contro i 288mila di due anni fa (il valore totale dell'immobile era di 1.150.000 euro nel 2015 e oggi d 1.060.000 euro, con una riduzione di 90mila euro).

Con una riduzione per Matteo Renzi di 23 mila euro.

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