Cronache

Polizia irritata da questa foto: "Aiuto, sopprimeranno il mio cane"

Si è scattato una foto divertente con il suo cane. Ma non si sarebbe mai immaginato che la polizia vedendola avrebbe deciso di soopprimere il suo amico a quattro zampe

Polizia irritata da questa foto: "Aiuto, sopprimeranno il mio cane"

Quello a sinistra è Dan Tillery, mentre quello a destra è il suo cane Diggi: entrambi in questa foto stanno sorridendo, ma tra qualche giorno il sorriso di entrambi verrà spento per sempre.

Dan è una ragazzo di Detroit (Stati Uniti) e qualche giorno fa ha postato su Facebook questa foto che lo ritrae insieme al suo amato Diggy. Lo scatto è diventato subito virale perché sembra che anche l'animale stia sorridendo per la felicità del momento. Gli utenti che hanno condiviso questa foto, l'hanno fatto perché divertiti dall'espressione, ma non si immaginavano che un momento di ilarità potesse sfociare in tragedia.

Sì proprio così perché, vedendo questa foto, una signora ha chiamato la polizia e ha segnalato questo cane come pericoloso. Così gli agenti hanno deciso di sopprimerlo. Bisogna sapere che a Detroit è stata fatta una legge nel 1988 che vieta alle persone di tenere cani di razza Pit Bull. La normativa, in particolare, definisce Pit Bull "quei cani sostanzialmente conformi agli standard di razza che stabilisce l’American Kennel Club: l'American Pit Bull Terrier, lo Staffordshire Bull Terrier o l'American Staffordshire Terrier".

Dan Tillery è stato subito contattato dagli agenti che gli hanno comunicato che tra qualche giorno il suo cane verrà portato in canile e poi soppresso. Il ragazzo ha subito dimostrato che Diggy è un Bulldog americano, quindi non appartiene a nessuna delle razze ritenute pericolose. Ma nonostante la prova e la licenza del veterinario, le autorità non hanno cambiato idea.

La storia del cane Diggy

Diggy era stato trovato vagare per strada da Tillery soltanto qualche mese fa. Dopo 100 giorni trascorsi dentro una gabbia di un canile, finalmente aveva trovato la casa e l’amore di un proprietario. Ma una maledtta foto gli costerà la vita. Dan ha subito pubblicato sui social l'evolvere della storia e alcuni utenti hanno deciso di aprire online una raccolta firme. Tantissime persone si stanno muovendo per questa causa, ma Dan ha paura che nemmeno in questo modo le cose si risolveranno.

Molti utenti si sono chiesti come mai Diggy non venga salvato se i documenti provano la sua "innocenza". Così Dan ha deciso di spiegare che purtroppo, questa normativa cittadina si basa più sul giudizio visivo del funzionario di polizia più che del giudizio di un veterinario.

Per questo il suo amato cane sta rischiano la pelle anche se non ce ne è motivo.

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