Cronache

Porchetta contro la moschea: i residenti "intavolano" la protesta

A San Stino di Livenza, piccolo comune in provincia di Venezia, un gruppo di residenti si è presentato alla cerimonia di inaugurazione della nuova moschea “armato” di porchetta

Porchetta contro la moschea: i residenti "intavolano" la protesta

Una protesta pacifica ma dal “sapore” deciso. Quello di una porchetta da affettare per dire “No” all’apertura dell’ennesima moschea.

Questa mattina, a San Stino di Livenza, piccolo comune in provincia di Venezia, un gruppo di residenti si è presentato alla cerimonia di inaugurazione del centro di preghiera, creato dalla locale comunità islamica e provvisto delle necessarie autorizzazioni, “armato” di porchetta.

In occasione del contestato taglio del nastro, avvenuto alla presenza di duecento fedeli, c’erano anche l’ambasciatore del Marocco, Hassan Abouayoub, ed il sindaco di San Stino, Matteo Cappelletto. A nulla sono servite le rassicurazioni del leader religioso della nuova moschea, Bouchaib Tanji, che ha invitato alla cerimonia tutta la popolazione del paese.

“Noi vogliamo che questo luogo sia aperto a tutti i cittadini che sono interessati a conoscere il mondo e la cultura islamica”, ha detto Tanji. Ma, dall’altra parte della strada, una quarantina di residenti ha risposto all’appello “intavolando” un contro evento a base di carne di maiale, alimento ritenuto “haram”, ovvero proibito, dal Corano.

Nel corso contestazione, vigilata dalle forze dell’ordine, non si sono registrate tensioni.

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