Cronache

Al posto dei rubli, biglietti da visita: uomo d'affari russo truffato per 100 mila euro

A Sanremo un imprenditore russo di 66 anni è stato vittima di un raggiro da 100 mila euro. Due dei tre truffatori arrestati dai carabinieri

Al posto dei rubli, biglietti da visita: uomo d'affari russo truffato per 100 mila euro

Pensava di concludere un grande affare, rivolgendosi a un cambiavalute non ufficiale per cambiare in rubli quei centomila euro di dubbia. Un'operazione che avrebbe dovuto garantirgli condizioni assai vantaggiose, oltre che un buon grado di riservatezza. E invece, lui, un facoltoso imprenditore russo di 66 anni, è rimasto clamorosamente fregato. Nella valigia, infatti, c'erano sì le mazzette di rubli, ma si trattava di "fac simili", che un ristorante italiano utilizzava come biglietti da visita per i propri clienti. A mettere a segno la truffa: due pregiudicati italiani, un calabrese e un romano, entrambi quarantenni (successivamente denunciati dalla polizia), che si sono avvalsi della complicità di una giovane donna, quest'ultima non ancora identificata, scappata con la valigetta contenente il denaro. I fatti. I due italiani avvicinano l'imprenditore russo in un albergo del Principato di Monaco. Grandi affabulatori, lo convincono presto a cambiare i primi ventimila euro. E fin qui, tutto bene. lo scambio avviene con rubli veri, di quelli in circolazione. A quel punto, capendo che l'imprenditore è carico di soldi e che magari ha bisogno di "ripulire" denaro di dubbia provenienza, gli propongono il grande colpo: quello da centomila euro. Il russo accetta di buon grado, ma l'affare si può concludere soltanto in Italia, a Sanremo, dove i due pregiudicati, che si presentano come ex gioiellieri, dicono di avere un ufficio. L'imprenditore, senza badare troppo per il sottile, valica la frontiera con l'ingente somma, senza dichiararla, come invece prevede la legge. Uno dei due truffatori lo accompagna nell'ufficio di Sanremo, affittato (pensate un po') all'occorrenza e dall'altra parte della porta, gli si presenta una donna, che ritira la valigetta. Quest'ultima si assenta e in un batter d'occhio sparisce. Qualche minuto, visibilmente preoccupato, il russo chiede spiegazioni a uno dei due italiani, che a quel punto, vistosi alle strette, gli lancia addosso la valigia con i finti euro e scappa pure lui. Gli agenti del commissariato di Sanremo, grazie anche al riconoscimento fotografico, riescono al termine di una veloce indagine a identificare i due italiani e a denunciarli.

Della donna, tuttavia, nessuna traccia.

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