Cronache

Il Presidente, il film di Mediaset che racconta tutto di Putin

Presentato oggi a Roma il film-documentario esclusivo prodotto da Rossiya 1, che verrà trasmesso lunedì 7 dicembre in prima serata su Rete 4. L'ambasciatore Razov: "chi vedrà questo film saprà che oggi la Russia è di nuovo un Paese forte"

Il Presidente, il film di Mediaset che racconta tutto di Putin

“Ogni persona che vedrà questo film potrà farsi la propria opinione su Putin come politico e come personalità, ma Vladimir Putin è innanzitutto un leader forte di un Paese forte, e credo che ogni persona che vedrà questo film in Italia avrà soprattutto l’impressione che la Russia sta diventando un Paese sempre più forte”, questo è stato il commento dell’ambasciatore russo in Italia, Sergej Razov, al termine della proiezione in anteprima al Centro russo di scienza e cultura di Roma del film dedicato al presidente russo Vladimir Putin, realizzato dal canale televisivo Rossiya 1 e curato nell’edizione italiana da Mediaset che lo proietterà in esclusiva lunedì 7 dicembre in seconda serata su Rete 4, ed di nuovo in prima serata alle 20.30, il 13 dicembre, sul canale di TgCom24.

“Il Presidente” è un documentario unico, dove per la prima volta uno degli uomini più potenti del pianeta si racconta integralmente, e nel quale viene raccontato dagli amici, dai confidenti e da personalità di spicco a lui vicine, a cominciare dal suo portavoce Dmitrij Peskov, fino al presidente kazako Nursultan Nazarbaev e al patriarca di tutte le russie Kirill. Il film, curato da Alessandro Banfi e da Carlo Gorla, per la versione italiana, ripercorre tutte le tappe che la Russia ha affrontato dalla fine degli anni ’90 per divenire il Paese molto diverso che è oggi. Dalla prima crisi cecena del 1999, al primo giuramento come presidente, all’11 settembre, alla candidatura per i giochi olimpici di Sochi, il documentario ripercorre gli avvenimenti che hanno segnato la storia delle presidenze di Putin. La intensa attività diplomatica, con il sogno geopolitico di un’Europa da Lisbona a Vladivostok, gli sforzi per la costruzione di un mondo multipolare, il referendum in Crimea, il rapporto con G.W. Bush, la conversazione con Obama al G20 mentre si decideva il destino della Siria nel 2013 sotto gli occhi dei grandi del mondo che stavano a guardare con il fiato sospeso, sono solo alcuni degli eventi che vengono raccontati dal Presidente e dai suoi collaboratori nel documentario. Nel film c'è poi il racconto delle pagine più dure, come quella della crisi degli ostaggi del teatro Dubrovka di Mosca nel 2002 e quella, altrettanto terribile, della strage di Beslan del 2004. Ma c’è anche molta vita privata. Quella di un presidente amante del Judo, che dorme poco, studia molto e apprende incredibilmente in fretta qualunque cosa, dal pianoforte all’hockey.

“Siamo molto contenti di poter trasmettere questo film perché riteniamo che Putin oggi sia il leader più importante al mondo, il più coraggioso e il più determinato a combattere il terrorismo, ed è ingiusto che nei confronti della Russia ci siano ancora queste sanzioni”, ha detto a ilGiornale.it il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, poco prima dell’inizio della proiezione del film.

Dopo l’intervento in Siria contro i terroristi del Daesh, la figura di Putin ha guadagnato un ampio consenso internazionale e di opinione pubblica. Un consenso tanto grande che sembra quasi far dimenticare le tensioni legate alla crisi ucraina. IlGiornale.it ha chiesto per questo, infine, all’ambasciatore russo in Italia, Razov, se dopo l’intervento russo in Siria, possiamo aspettarci un cambio di passo, in positivo, nelle relazioni tra i nostri due Paesi. “Penso che la crisi in Ucraina prima o poi sarà risolta tramite gli accordi di Minsk, ed in Siria la Russia sta facendo quello che deve fare: diamo il nostro contributo alla lotta internazionale contro il terrorismo”, ha affermato l’ambasciatore, “per quanto riguarda i rapporti bilaterali Putin ha ripetuto più volte che abbiamo rapporti di partnership molto avanzati, e che questi rapporti vogliamo mantenerli e svilupparli”. “Proprio oggi a margine dell’incontro dei ministri degli Esteri dell’Osce c’è stato un colloquio tra i ministri degli Esteri russo e italiano, e tra una settimana ci aspettiamo ulteriori contatti”, ha proseguito l’ambasciatore Razov, “questo per dare una prova del fatto che abbiamo dei contatti politici molto stretti nei quali si discutono, in uno spirito di partenariato tutte le questioni di reciproco interesse, compresa quella siriana e ucraina”.

“Siamo quindi certi, ha concluso, che fra i nostri due Paesi tutto andrà per il meglio”.

Commenti