Cronache

Primo trapianto del viso a Roma: probabile crisi di rigetto

I tessuti trapiantati hanno manifestato, durante la notte scorsa, segni di sofferenza del microcircolo per sospetto rigetto, nonostante il cross-match negativo tra donatore e ricevente

Primo trapianto del viso a Roma: probabile crisi di rigetto

Il viso sfigurato da una neurofibromatosi di tipo 1 e la speranza di ritornare a sorridere dopo un trapianto al volto. È la storia di una 49enne alla quale è stato effettuato il primo trapianto al viso in Italia all'ospedale Sant'Andrea di Roma.

Fin da quando era ragazzina a causa della malattia genetica che le aveva stravolto il viso, riporta il Messaggero, la donna ha trascorso tutta la sua vita a nascondersi con la speranza un giorno di tornare ad avere una nuova vita grazie all'intervento che è stato effettuato sabato scorso dopo un paio di anni in lista d'attesa. A effettuare l'intervento l'équipe medica del professore Fabio Santanelli di Pompeo che aveva già avviato con la paziente tutto il percorso clinico e psicologico richiesto dal caso.

La donatrice è stata una giovane di 21 anni deceduta al Sant'Andrea a causa di un terribile incidente in moto. "Tutto è stato consequenziale - ha dichiarato Santanelli -abbiamo ricevuto un'eventuale disponibilità venerdì mattina, la conferma ci è arrivata la sera e durante la notte abbiamo iniziato a operare l'espianto del volto per passare poi, a distanza di poco, all'intervento sulla donna". Per l'intervento ci sono volute in tutto 27 ore.

L'ultimo bollettino medico del Sant'Andrea diffuso ieri in serata riportava che la paziente, ricoverata in isolamento nella Terapia intensiva post operatoria, non aveva "nè febbre nè altre alterazioni dell'equilibrio fisiologico e tutti i controlli fino ad ora sono indicativi di un quadro clinico in progressivo lento miglioramento".

Dal bollettino di oggi però si comprende come il trapianto rischia seriamente di fallire: "Le condizioni generali della paziente sono buone e non ci sono preoccupazioni per la sua vita. L'intervento chirurgico è tecnicamente riuscito e le anastomosi sono pervie, tuttavia i tessuti trapiantati hanno manifestato, durante la notte scorsa, segni di sofferenza del microcircolo per sospetto rigetto, nonostante il cross-match negativo tra donatore e ricevente. Per prevenire ulteriori rischi si sta prendendo in considerazione, come previsto dal protocollo, la possibilità di una ricostruzione temporanea con tessuti autologhi della paziente nell'attesa di una ulteriore ricostruzione con un nuovo donatore", si legge.

Il prossimo bollettino medico è previsto stasera intorno alle ore 20.00

Commenti