Cronache

La prof più "cattiva" d'Italia: boccia sette studenti su 10

Sandra Lo Schiavo, docente di Chimica all'università di Messina, è il terrore degli studenti: "Odiatemi, ma studiate"

La prof più "cattiva" d'Italia: boccia sette studenti su 10

Si dice che un ragazzo sia stato bocciato all'esame di Chimica per ben quarantatrè 43 volte. Storia o semplice mitologia universitaria? Difficile a dirsi. Sta di fatto che Sandra Lo Schiavo, docente di Chimica generale e inorganica nel corso di Biologia marina dell’Università di Messina, è sicuramente la prof più "cattiva" d'Italia. "Il 60/70 per cento si siede al pre-esame - spiega al Corriere della Sera - dieci domande scritte su tutto il programma prima dell’orale, tanto per provarci. Le potrei far vedere i compiti, li conservo tutti. Roba da mettersi le mani ai capelli".

Lo Schiavo abita col marito a pochi chilometri da Messina, a un passo dal mare. "Amo i libri, la musica e mi piace viaggiare - dice - come vedete, non sono un mostro". Eppure gli studenti sono terrorizzati. C'è anche chi è capace di scherzarci sopra. "La professoressa deve essere sponsorizzata dalla Red Bull, dare Chimica è diventato ormai uno sport estremo", avrebbe commentato un ragazzo dopo essere stato bocciato ben otto volte. "So chi è - ribatte la prof - è un tipo brillante ma svogliato, non me la prendo certo per commenti come questi. Io i miei ragazzi li conosco bene tutti, cerco di aiutarli, ad alcuni regalo anche i libri. È vero, negli ultimi tempi ho notato un calo di rendimento, e ho alleggerito il programma. Nei limiti del possibile faccio in modo che almeno possano arrivare a un 20/21".

"Escono dalle Superiori totalmente impreparati - spiega Lo Schiavo - all’inizio del corso mi tocca spiegare anche i concetti più elementari. Per carità, molti sono anche in gamba, ragazzi intelligenti che però non sanno studiare". All’ultima sessione solo il 30% degli studenti che si sono presentati sono riusciti ad accedere all'orale. "Non è cattiveria - si affretta a dire la docente - ma non si può promuovere chi non conosce la nomenclatura, o un’equazione chimica.

Come possono pretendere di diventare biologi marini? Come faranno a capire che cosa avviene negli oceani? Preferisco essere odiata che mandare sul mercato del lavoro gente impreparata". 

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