Cronache

Profugo stupratore e la sinistra non sa se difendere lui o la vittima

Per una volta Debora Serracchiani, governatrice Pd del Friuli, l’ha detta giusta: «Lo stupro è più inaccettabile se commesso da un profugo». Da sinistra, contro di lei, è partito un fuoco di fila che rasenta il linciaggio

Profugo stupratore e la sinistra non sa se difendere lui o la vittima

Per una volta Debora Serracchiani, governatrice Pd del Friuli, l’ha detta giusta: «Lo stupro è più inaccettabile se commesso da un profugo». Da sinistra, contro di lei, è partito un fuoco di fila che rasenta il linciaggio. L’insulto più carino è stato «sei una sporca razzista». Insomma, i compagni (Saviano in prima linea, non poteva mancare il moralista a gettone in una polemica così ghiotta) hanno stuprato lei, che essendo bianca, etero (immagino) e normotipo (tendente al carino) può essere aggredita senza alcuna remora. Io penso invece che la Serracchiani abbia detto un’ovvietà. Lo stupro è uno dei reati più vigliacchi e infamanti, indipendentemente da chi lo commetta. Ed è devastante e umiliante allo stesso modo per qualsiasi donna lo subisca. Ma sicuramente c’è un’aggravante morale, che lo rende ancora «più inaccettabile», se a compierlo è una persona a cui abbiamo salvato la vita mentre andava alla deriva sul barcone, che abbiamo sfamato, curato e al quale concediamo ospitalità nonostante probabilmente non ne abbia diritto secondo i trattati e le convenzioni internazionali. Da persone così uno si aspetterebbe riconoscenza e rispetto assoluto. Alla violenza e al non rispetto della donna si aggiunge invece l’ingratitudine. Chiedi di entrare in casa mia perché disperato e perseguitato e poi appena mi giro mi violenti la moglie: odioso nell’odioso. La sinistra invece si barcamena tra la donna violentata e l’immigrato: negare l’aggravante morale è già un passo comprensivo nei confronti del reo. E ci spinge a un centimetro dall’ammettere l’attenuante sociale. In fondo bisogna capirli questi profughi: hanno sofferto, sono soli e lontani dalle loro donne. Sembra questa una stupida provocazione, ma invito a riflettere sul fatto che alcuni giudici stanno già applicando «attenuanti culturali» in sentenze che riguardano immigrati, regolari e non. L’altra notte mi hanno svaligiato la casa, nulla in confronto a uno stupro (anche se al danno economico si aggiunge una non lieve violenza psicologica). Mi dicono che potrebbe trattarsi di una banda di immigrati sbandati che ha già colpito in zona. Il che mi rende il torto «ancora più inaccettabile», proprio come dice la Serracchiani. Che spero non faccia ipocrite retromarce.

Non Saviano, ma gli italiani tutti la pensano come lei.

Commenti