Cronache

La proposta di una villa per "gay cacciati da casa"

L'idea è venuta in mente ad un centro LGBT che ritiene necessario utilizzare una villa confiscata alla camorra per mettere su un centro in cui i gay cacciati di casa possano vivere

La proposta di una villa per "gay cacciati da casa"

Un villino sottratto alla camorra e concesso attraverso bando alla comunità gay di Caserta per farne uso sociale ovvero ospitare tutti i "cacciati di casa" dopo il coming out

Per "cacciati di casa" non si intendono soltanto quelle persone omosessuali che dopo il coming out sono state allontanate dalle proprie famiglie ma tutti gli individui che, a causa del proprio orientamento sessuale vengono giorno dopo giorno discriminati sul lavoro e si trovano a vivere da precari. Proprio per andare in aiuto dei bisognosi, la comunità LGBT di Caserta ha voluto partecipare al bando per far sì che il villino sequestrato alla camorra venisse assegnato loro.

"Abbiamo già 15 richieste, 5 da parte di stranieri. Il fenomeno è sommerso, molto più diffuso di quanto si pensi", dice il fondatore del Rain Arcigay Caserta Onlus. Essere cacciati di casa, secondo i volontari della onlus, è un fatto molto frequente. "Qualche giorno fa un omosessuale è stato allontanato da casa e costretto a vivere per strada. Dopo qualche giorno è stato morso da un topo e ricoverato", fa sapere Diana un'altra volontaria della comunità LGBT:"Nei casi più drammatici ed urgenti, paghiamo noi l'albergo o il B&B. Tempo fa ho ospitato a casa mia un transgender. E' una reazione che si ritrova soprattutto nelle famiglie cosiddette buone. Non ha a che vedere con il titolo di studio o il reddito. Anzi, nelle famiglie semplici abbiamo potuto constatare che è sufficiente un colloquio per poter ristabilire una relazione, in questi casi si tratta più di fraintendimenti".

Sono in attesa i fondi per poter ristrutturare il luogo dove troveranno ricovero 6 persone che verranno messe in altrettanti mini appartamenti. In tutto è stimato che ci voglia un investimento iniziale di 150mila euro e sei mesi di lavoro per far tornare la casa abitabile.

Verranno organizzati eventi sociali e verranno utilizzati gli spazi in comune della villa.

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