Puglia, l'ex assessore Mazzarano a processo

Con l'accusa di corruzione elettorale, il 6 marzo prossimo andrà a giudizio davanti al tribunale di Taranto il consigliere regionale della Puglia Michele Mazzarano, eletto in provincia di Taranto nella lista del Partito Democratico. Il giudizio è stato disposto dai vertici della procura di Taranto al termine di un'indagine sull'esponente politico - già capogruppo Dem in Regione Puglia e poi assessore allo sviluppo economico - partita da una serie di servizi del tg satirico "Striscia La Notizia".

La trasmissione di Canale 5, nei mesi scorsi, ha, infatti, mandato in onda diversi audio nei quali Mazzarano prometteva ad Emilio Pastore, che gli aveva messo a disposizione un locale a Taranto per il comitato elettorale, l'assunzione dei suoi due figli. Gli audio sono stati registrati da Pastore, intervistato anche da "Striscia".

Nelle registrazioni, l'ex assessore pugliese parla anche delle altre assunzioni presso aziende private che ci sono state grazie al suo intervento. Mazzarano ha sempre respinto le accuse. "Sono vittima di estorsione", aveva dichiarato pochi mesi fa, come si legge su Il Giornale.it. Intanto è previsto per marzo l'inizio del processo dopo le indagini della Digos e dei carabinieri. Dopo le puntate del talk show in onda su Canale 5, il consigliere del Pd ha presentato le dimissioni da assessore al governatore della Puglia, Michele Emiliano. Secondo l'accusa, Mazzarano, in qualità di candidato alle elezioni regionali pugliesi del 2015, avrebbe promesso a Emilio Pastore l'assunzione di due figli presso una ditta privata, ottenendo in cambio l'impegno da parte sua a dargli il proprio voto e quello dei suoi familiari nonchè di procurargli il voto di altri elettori attraverso l'utilizzo, a titolo gratuito, di un locale che lo stesso Pastore allestì come comitato elettorale.

Promessa che Mazzarano avrebbe mantenuto favorendo l'assunzione di uno dei due figli nell'impresa Ecologica spa che si occupa di pulizie industriali.