Cronaca locale

Ragazzo di 26 anni tenta suicidio con una balestra: è grave

Un giovane romano di 26 anni, scomparso nella giornata di venerdì, è stato ritrovato questa mattina nei boschi di Bracciano con una freccia conficcata nella testa. Ipotesi suicidio

Ragazzo di 26 anni tenta suicidio con una balestra: è grave

È stato ritrovato nei boschi di Bracciano con una freccia conficcata nella testa. Così, Eugenio Capozzi, un ragazzo di 26 anni affetto da disturbi psichici, ha tentato il suicidio con la sua balestra.

Si è allontanato dal Policlinico Agostino Gemelli di Roma, dove era ricoverato in prognosi riservata, pressapoco alle ore 18.30 nella giornata di venerdì 10 gennaio. E di lui si sono perse le tracce per circa 24 ore o poco più. A denunciare la scomparsa del 26enne è stava una donna, presumibilmente una familiare, che a mezzo social ha lanciato una richiesta di aiuto per le ricerche fornendo l'identikit dettagliato del giovane. "Eugenio è sparito da ieri alle 18.30 - scriveva l'autrice del post datato 11 gennaio - indossava scarpe nere e jeans, giubbotto e cappello. I capelli sono di poco più lunghi. Al telefono non risponde. Se qualcuno lo avesse visto ci contatti". All'appello della ragazza ne è seguito immediatamente un altro, quello dei genitori di Eugenio che, in aggiunta a quanto si fosse già scritto, hanno segnalato "tracce del suo passaggio a Cerveteri", in prossimità della località di Bracciano, a 40 chilometri da Roma.

Per lunghe ed interminabili ore, si è temuto il peggio. Da quel momento, sono partite le ricerche nell'area circostante la zona della segnalazione. Il giovane è stato poi ritrovato nei boschi di Bracciano attorno alle ore 12 di domenica 12 gennaio dai carabinieri del comando. Aveva una freccia conficcata nella testa, ed era riverso sullo sterpaio. Le sue condizioni sono apparse subito molto critiche tanto da ritenersi necessario il trasporto d'emergenza nel vicino ospedale di Padre Pio, nel distretto F3 di Roma 4. Il suo quadro clinico sembrerebbe ancora fortemente compromesso.

Stando a quanto si apprende da fonti a vario titolo, pare che il ragazzo fosse affetto da disturbi psichici fortemente provanti. Già in altre due occasioni, infatti, avrebbe provato a togliersi la vita, ragione per la quale era stato ricoverato al Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Restano però da chiarire le dinamiche dell'accaduto. Dalle prime ipotesi al vaglio degli inquirenti, sembrerebbe trattarsi di un tentato suicidio. La balestra ritrovata accanto al corpo del 26enne, da cui è partito il colpo, è di sua proprietà. Ma saranno solo ulteriori accertamenti a dettagliare la vicenda.

Le indagini del caso sono state affidate ai militari del comando di Bracciano.

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