Cronache

La Chiesa contro la Raggi

Vaticano, Cei e Osservatore romano contro il sindaco. Che diserta l'incontro con Azione Cattolica

La Chiesa contro la Raggi

Clima di tensione tra la prima cittadina della Capitale e la Chiesa. Per Virginia Raggi, nel giro di pochi giorni, arriva, infatti, l'ennesima critica dal mondo eclesiastico: prima gli ammonimenti del cardinale Parolin, segretario di Stato vaticano, poi le parole del segretario della Cei, monsignor Galantino, e ora suonano amare le dichiarazioni dell'Osservatore Romano, che descrivono la situazione in cui versa Roma, come uno stato di devastazione.

"Nella Capitale, a riprova dello stato di abbandono in cui per certi aspetti versa la città, pochi minuti di pioggia sono bastati per provocare la caduta di numerosi alberi, danneggiando alcune automobili e mettendo a serio rischio l'incolumità dei cittadini. Molte strade, soprattutto nei quartieri meridionali, sono state letteralmente allagate a causa della mancata pulizia, ormai cronica, delle caditoie", scrive l'Osservatore romano.

Le dure parole del quotidiano arrivano proprio oggi, giorno in cui la Raggi ha annunciato che non si sarebbe presentata all'appuntamento con Azione Cattolica in Vaticano per partecipare al Festival "A noi la parola". Stando a quanto dichiarato, la sindaca aveva avvertito già ieri l'Azione Cattolica giovani per comunicare che non sarebbe ruscita a prendere parte all'evento a causa di "problemi personali".

Solo due giorni prima Parolin aveva tuonato: "La situazione che si è creata a Roma non crea quell'ambiente di serenità che permette di lavorare a favore della gente ed è questo che devono fare i politici, fare gli amministratori. Mi auguro che la situazione si risolva in modo tale che l'Amministrazione si metta a lavorare e ad affrontare i problemi e le difficoltà dei cittadini che a Roma sono molti".

Anche il segretario della Cei, Nunzio Galantino, si è dimostrato critico nei confronti del sindaco di Roma: "Penso che i cittadini siano un po' stanchi delle schermaglie politiche che a Roma significano solo restare bloccati in una situazione di stallo rispetto ai problemi seri, alle risposte che si attendono. La gente vuole vedere i suoi amministratori impegnati, al lavoro.

Tutti ci auguriamo che i romani e Roma abbiano quello che si attendono e si meritano, un'amministrazione che risponda ai bisogni immediati e soprattutto cominci a far sognare una città che ne ha tutte le possibilità".

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