Cronache

Rapina cruenta in una sala giochi a Castiglione delle Stiviere

Dopo un anno e mezzo di indagini sono stati identificati i rapinatori

Rapina cruenta in una sala giochi a Castiglione delle Stiviere

Una rapina cruenta avvenuta in una sala giochi un anno e mezzo fa finalmente avrebbe dei responsabili. Era la notte del 2 aprile del 2017 quando in una sala giochi al Mirage di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, è andata in atto una violenta rapina. Sarebbero tre i responsabili che hanno fatto il colpo e seminato il terrore quella notte. Uno era addetto a controllare la situazione, una specie di palo. Infatti si è finto un giocatore alla slot machine per poter tenere d’occhio il locale e scegliere il momento opportuno per avvertire i complici e colpire. I carabinieri hanno arrestato 3 uomini, un italiano e due stranieri, con l’accusa di rapina aggravata e detenzione di armi da fuoco. I tre sarebbero un 26enne nativo del Bangladesh, un egiziano di 20 anni e un italiano di anni 31. I due stranieri risiedono a Milano, mentre l’italiano vivrebbe ad Avellino. Secondo indiscrezioni sembrerebbe che i due stranieri, per cercare di confondere le tracce, si siano trasferiti nel capoluogo milanese dopo aver preso parte alla rapina.

Le indagini sono state portate avanti sia dai carabinieri di Milano che da quelli di Avellino. I ladri hanno scelto l’orario antecedente la chiusura per sorprendere le poche persone presenti nella sala giochi. A quell’ora infatti vi erano solo due clienti che stavano giocando alle slot machine e la commessa. Quest’ultima era stata vittima di una vera e propria aggressione. I malviventi con una violenza inaudita avevano scaraventato per terra e picchiato la donna. In seguito si erano diretti alla cassa, dalla quale avevano prelevato l’intero incasso, 10mila euro in contanti e assegni. Con il bottino avevano poi guadagnato velocemente l’uscita facendo perdere le loro tracce. Fino a quando gli agenti sono riusciti, dopo appunto un anno e mezzo di indagini, a identificare e catturare i tre complici.

Sembra grazie ai loro sospetti sull’uomo che era all’interno del locale e che aveva il compito di avvertire gli altri.

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