Cronache

"Ha la mascherina". Per i giudici il reato è più grave

La sentenza della Cassazione: il ladro aveva fatto ricorso spiegando di aver indossato la mascherina perché obbligato dallo Stato. Per il giudici, però, vale il reato aggravato

"Ha la mascherina". Per i giudici il reato è più grave

Arrestato per aver commesso una rapina, ha ricevuto una condanna ancor più severa perché mentre stava commettendo il crimine aveva indosso la mascherina, come imposto a tutti i cittadini dallo Stato italiano.

Cosa è successo

È Il Tempo a riportare la vicenda di un uomo originario di Roma finito alla sbarra per una rapina commessa nel territorio di Latina. Nell'esaminare il caso dell'imputato, tutti i giudici hanno concordato su un punto: l'aver tenuto la mascherina nel corso della rapina ha di fatto agevolato l'uomo, rendendo il suo volto meno riconoscibile. Poco importa, insomma, che l'obbligo di indossare il dispositivo di protezione individuale fosse stato imposto dal governo. Nel caso, dunque, emerge una contraddizione non da poco.

Già nel giugno 2020 il tribunale di Latina, valutando unicamente il fatto che la mascherina aveva reso difficoltoso il riconoscimento del rapinatore da parte della vittima, aveva emesso una condanna più severa proprio per questa ragione. Dello stesso avviso anche la Corte d'appello di Roma, che nell'ottobre 2020 aveva confermato la condanna.

Da qui la decisione del diretto interessato di portare il caso alla Corte di Cassazione.

Pena più severa a causa della mascherina

L'obiezione dell'imputato è stata respinta anche dai giudici di Cassazione. L'uomo ha provato a spiegare di aver tenuto la mascherina perché obbligato dallo Stato (c'è stato anche chi ha ricevuto delle multe perché trovato senza dispotivo di protezione individuale), eppure anche al Palazzaccio non hanno voluto sentire ragioni. In caso di rapina, evidentemente, le disposizioni del governo non contano. Del resto ci sono delle norme, è doveroso ricordarlo, che vietano di girare con il volto coperto.

Con la sentenza n. 1712 depositata il 17 gennaio 2022, la II sezione penale della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, confermando che il reato di rapina viene considerato aggravato se commesso con la mascherina anti-contagio.

Pur riconoscendo le disposizioni dello Stato, i giudici hanno comunque collegato l'uso del dpi al crimine commesso.

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