Cronache

Reggio Calabria, maltrattamenti in una scuola elementare: sospese due maestre

Due insegnanti della provincia di Reggio Calabria sono state sospese dopo aver picchiato e minacciato gli alunni di una scuola elementare

Reggio Calabria, maltrattamenti in una scuola elementare: sospese due maestre

Schiaffi in faccia, spintoni e anche minacce. Era questo il metodo usato da due insegnanti di scuola elementare di Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria, per far stare buoni gli alunni.

Le due donne, M.C. e B.S., entrambe 49enni, sono state sospese dal servizio per sei mesi per ordine del giudice di Palmi Carlo Alberto Indelicati. Le indagini sono partite lo scorso novembre dopo diverse segnalazioni da parte dei genitori di alcuni alunni di una quinta elementare che erano tornati a casa con evidenti lividi sul corpo e sul viso.

Sono state così istallate nell'istituto delle telecamere di videosorveglianza per motnitorare gli eventuali maltrattamenti verso gli alunni da parte delle docenti. Dall'analisi dei filmati raccolti è stato possibile scoprire la realtà: le due insegnanti, ignare di essere costantemente monitorate all'interno dell'aula didattica, nel corso delle lezioni scolastiche avrebbero maltrattato in modo violento i propri alunni rivolgendo nei loro confronti anche gravi minacce e ripetute ingiurie.

"Somari, bestie", dicevano in dialetto molto stretto. "Non capite niente, vi taglio le mani" gridava una delle due maestre ai suoi allievi, "via ammazzo" minacciava un'altra. Tutti elementi raccolti in pochissimo tempo dagli investigatori, che hanno convinto gli inquirenti a procedere in fretta contro le due insegnanti.

Prima di picchiarli con violenti schiaffi al volto le due urlavano per richiamare l'attenzione dei bambini. In un altro episodio ripreso dalle telecamere gli alunni vengono spinti all'esterno dell'aula per essere subito dopo costretti a rientrare in fila indiana sotto la minaccia di ulteriori maltrattamenti.

Al termine degli accertamenti, valutata la gravità del reato e il pericolo di reiterazione, sono scattate con urgenza le misure cautelari eseguite questa mattina.

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