Cronache

Reggio, strangola barista, attacca agenti e militari: preso magrebino

Lo straniero ha dato in escandescenze per una birra troppo fredda, scagliandosi più volte contro la titolare cinese del bar, poi trasportata in ospedale dove ha ricevuto una prognosi di 40 giorni. Aggrediti anche gli uomini in divisa che lo hanno fermato dopo che aveva sfondato un posto di blocco lungo la Emilia

Reggio, strangola barista, attacca agenti e militari: preso magrebino

Tenta di uccidere la proprietaria di un bar di Reggio Emilia, rea di avergli servito una birra fredda, poi al volante di un'auto si scaglia contro la donna ed alcuni clienti intervenuti in suo aiuto con la chiara intenzione di metterli sotto.

Accusato di tentato omicidio plurimo, il marocchino di 39 anni si trova ora dietro le sbarre del carcere.

L'episodio durante la notte di ieri, quando il magrebino si è presentato al bar "Cadè" chiedendo che gli fosse servita una birra. Quando la bevanda gli è stata consegnata, tuttavia, il 39enne si è subito lamentato per il fatto che fosse troppo fredda. Completamente fuori di sè, ed in preda già ai fumi dell'alcol, l'africano ha iniziato ad urlare improperi contro la barista cinese, contro la quale ha scagliato con forza una bottiglia di vetro. Per nulla intimorita, la vittima si è prima riparata e poi, impugnato un mattarello, si è avventata contro l'aggressore riuscendo ad allontanarlo dal suo locale.

Non aveva messo in conto, tuttavia, che il violento marocchino, residente a Reggio e con una lunga lista di precedenti alle spalle, aveva appena iniziato. Dopo essersi impossessato di una spranga, infatti, l'uomo è tornato nuovamente alla carica, percuotendo la barista e stringendole le mani al collo con brutale violenza.

Gli altri avventori del bar hanno tentato in ogni modo di impedire che il nordafricano infierisse ulteriormente sulla donna, col risultato di esser aggrediti loro stessi.

Uscito dal locale, il 39enne si è messo al volante di una Peugeot 307 ed ha premuto sull'acceleratore per investire la cinese e coloro che erano intervenuti in suo aiuto, mancandoli di poco. Inutile poi il tentativo di fuga, dato che sia i carabinieri che la polizia si sono subito messi sulle sue tracce.

Trovato un posto di blocco lungo la via Emilia in direzione Parma, lo straniero lo ha forzato, speronando l'auto di servizio, prima di proseguire a piedi l'improbabile fuga.

Raggiunto dagli uomini in divisa, si è rivoltato anche contro di essi, riuscendo a ferirne alcuni prima di essere fermato. Per lui, ora ristretto in carcere, l'accusa è quella di tentato omicidio plurimo, lesioni personali dolose e aggravate, danneggiamento e resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

Sono 40 i giorni di prognosi attribuiti alla barista aggredita dal violento marocchino.

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