Cronache

Il regresso culturale e l'illusione di sapere tutto con un clic

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Siamo in una fase di decadenza dell'alta cultura e magari anche della scienza? È un'affermazione eretica. Eppure potrebbe essere vero. La sera spesso sono stanco e guardo la televisione. Mostra un livello culturale molto basso. La maggior parte dei film sono gialli, polizieschi con droga, spionaggio, serial killer e sparatorie. Io leggo molto e ho l'impressione che da circa trent'anni siano scomparse la grande filosofia e la grande letteratura. L'altra sera, dopo avere lasciato due film mediocri e due bestseller banali ho aperto Le notti bianche di Dostoevskij e, fin dalle prime pagine, sono rimasto incantato, annichilito, è stato come rivedere il sole. Che meraviglioso linguaggio che incredibile fantasia, che emozioni sublimi! E mi sono detto: ma come siamo caduti in basso, dove stiamo andando? Cosa guarda, cosa legge la gente oggi, cosa impara? Le chiacchiere di Facebook, i dibattiti politici, le notizie dei telegiornali, ricette di cucina, film come cinquanta sfumature di qualcosa. Basta? Tutti mi rispondono che però c'è un grande progresso scientifico. Ma c'è davvero? Le ultime grandi scoperte in fisica le abbiamo fatte all'epoca di Einstein e di Planck e in biologia all'epoca di Watson e Crick.

Ma, mi rispondono, abbiamo fatto straordinari progressi tecnici. Certo in chirurgia, nella robotica e sappiamo comperare tutto con un clic. Ma i nostri scienziati ormai sono tutti specialisti e non hanno più un sapere generale, non c'è più una scienza dagli ampi orizzonti che domini la tecnica e ci consenta di governare i suoi effetti prima che abbiano creato catastrofi. Non controlliamo le migrazioni, la speculazione finanziaria, le droghe, l'impoverimento di intere popolazioni, il crollo della democrazia, il predominio dei potenti e le catastrofi ecologiche scatenate dagli interessi politici ed economici lasciati liberi come cavalli impazziti. No, la tecnica non basta. Aveva ragione Heidegger, la tecnica non guidata ci porterà alla rovina. Occorre un sapere più alto, una scienza più alta, una capacità di ragionare più diffusa e più alta, un'intelligenza morale che ponga un freno e dia una direzione alla volontà di potenza e al selvaggio interesse economico.

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