Cronache

Regionali, a Prato un seggio "fac simile" per gli immigrati

Domenica dalle 9 alle 12 gli immigrati di Prato potranno "votare" per le regionali. I sindacati: "Il diritto di voto va esteso anche a loro"

Regionali, a Prato un seggio "fac simile" per gli immigrati

I sindacati ora vogliono portare ai seggi pure gli immigrati. Il primo esperimento, seppur simbolico, sarà a Prato. Infatti nella città toscana ci sarà un vero e proprio seggio dove gli immigrati potranno esprimere il proprio voto alle elezioni regionali del 31 maggio prossimo. Sarà allestito in Piazza Mercatale a Prato, sotto le logge della Camera del Lavoro. Un seggio simbolico (l’unico in tutta la Toscana) per per far "votare gli immigrati che ancora non hanno questo diritto". L’iniziativa avrà il patrocinio del Comune di Prato e nasce da una proposta di Cgil, Cisl e Uil. "È una manifestazione politica per dare voce a quelli che consideriamo fantasmi - spiega Angelo Colombo, responsabile immigrazione della Uil Toscana - In Italia sono 5 milioni, a Prato
qualcosa come 20-25 mila: sono i cittadini stranieri che potrebbero votare alle amministrative, come chiediamo da tempo, ma che non lo possono fare. Ci impegniamo in questa campagna perché crediamo che le politiche di immigrazione vadano governate attraverso l’integrazione, cioè introducendo le comunità straniere alle nostre regole democratiche".

"È assurdo che stranieri regolari nel nostro paese, che pagano le tasse, non possano votare - spiega Giancarlo Targioni della Cgil di Prato -. Crediamo che sia giusto che chi vive e lavora qui abbia la possibilità di far sentire la propria voce". "L’iniziativa ha un importante valore simbolico, poiché cerca di coinvolgere e sensibilizzare tutte quelle persone che si sentono parte attiva della comunità, anche se l’attuale normativa non prevede il loro voto alle elezioni amministrative - è il pensiero dell’assessore ai diritti di cittadinanza del Comune di Prato, Simone Faggi - Il seggio virtuale in piazza Mercatale è l’occasione, anche per le istituzioni, per riflettere sui diritti di cittadinanza e sulla necessità di affrontare il tema di un riconoscimento dei diritti come dei doveri dei nuovi cittadini. Auspico perciò una grande partecipazione all’iniziativa promossa da sindacati ed associazioni con il patrocinio del Comune di Prato".

"Chi abita in un territorio e contribuisce a farlo progredire, dovrebbe poter dire come e da chi vada amministrato quel territorio - è l’opinione di Francesca Materozzi di Arci Prato - Quale occasione migliore di integrazione è il voto amministrativo di una città? È questa la strada che vogliamo percorrere per un’integrazione vera e di fatto". "Le comunità di stranieri, qui a Prato ma anche in altre parti della Toscana e dell’Italia, sono pronte a votare per le amministrative visto che qui vivono e lavorano - ha aggiunto Jamal Banoir, sindacalista Uil e presidente dell'Associazione Mediterranea -.

Anzi sarebbe l’occasione per parlare di temi che riguardano tutti, non solo gli stranieri in quanto tali".

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