Cronache

Riabilitata la campagna anti-gender di CitizenGo-Generazione Famiglia

Via il bavaglio alla discussa campagna anti-gender di CitzenGo-Generazione Famiglia, oggi riabilitata da una pronuncia dell'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria

Riabilitata la campagna anti-gender di CitizenGo-Generazione Famiglia

Quei manifesti non sono omofobi. Dopo giorni d’incertezza, l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) si è finalmente espresso, riabilitando la campagna di promozione del tour del Bus della Libertà di CitizenGo-Generazione Famiglia.

“La nostra campagna pubblicitaria non è offensiva, non è ambigua e non è discriminatoria”, commenta così Jacopo Coghe, presidente di Generazione Famiglia, la “grande vittoria di oggi”. Una vittoria affatto scontata dato che, inizialmente, l’auotrity (investita della questione dal Ministero delle Pari Opportunità) si era espressa contro. E aveva intimato, con inedita solerzia, agli organizzatori di sospendere la campagna di affissioni perché “contraria alla dignità umana delle persone transgender”.

Alle associazioni era stato contestato l’uso “improprio” dello slogan (“Basta violenza di genere”), la “perentorietà” dell’immagine utilizzata (due mani nere che porgono ad una coppia di bambini degli accessori da adulti) e persino che, nonostante l’indicazione del sito internet dalla fondazione, il manifesto non fosse riconducibile ai suoi autori. Ma le “accuse strumentali”, spiega il numero uno di Generazione Famiglia a Il Giornale.it, “sono state smontate una dopo l’altra grazie ad una memoria difensiva, molto accurata, presentata al Giurì dai nostri avvocati”.

Così è arrivata l’assoluzione e CitizenGo-Generazione Famiglia potrà ricominciare a girare l’Italia per portare il suo messaggio “fuorilegge”: “I bambini sono maschi e le bambine sono femmine”. Ma anche: “Fuori il gender dalle scuole”, ovvero, l’educazione (di genere o meno) spetta solo ed esclusivamente ai genitori. Finalmente un segnale incoraggiante, dopo tante polemiche, “questo – conclude Coghe – significa che ancora esiste un briciolo di libertà”. A chiosa della “bella notizia” arriva anche il commento di Filippo Saverese, portavoce di Generazione Famiglia: “Ci sarà un giorno in cui il coraggio degli uomini cederà… ma non è questo”.

Presto il bus arancione, quello della libertà, tornerà su strada.

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