Cronache

Giallo sulla chiusura del centro Sprar di Riace

Giuseppe Gervasi a La Verità: "mandate via gli immigrati". Poi smentisce: "Io fedele al modello Riace"

Giallo sulla chiusura del centro Sprar di Riace

Sembra tingersi di giallo il caso del vicesindaco di Riace, Giuseppe Gervasi dopo che hanno fatto rumore le sue dichiarazioni contenute nella lettera inviata al ministro dell'Interno Matteo Salvini, in cui avrebbe chiesto la chiusura del centro Sprar (il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di Riace. Gervasi ora smentisce seccamente, ma qualche giorno fa il quotidiano "La Verità" aveva pubblicato un articolo nel quale Gervasi chiedeva la chiusura del centro, sottolineando: "atteggiamenti aggressivi della maggior parte degli ospiti che tendono ad assumere comportamenti violenti nei confronti degli operatori, a volte anche verso cittadini del luogo".

A Salvini, il vicesindaco prospettava l'esigenza di velocizzare le procedure di chiusura in ragione del mancato arrivo, da anni, dei fondi necessari alla sua sopravvivenza. Questo renderebbe difficile la vita all'interno della struttura.

Ma nel giro di pochi giorni la situazione è cambiata. Oggi Gervasi accusa il giornale di Maurizio Belpietro di aver strumentalizzato le sue parole, certamente controcorrente rispetto alla linea politica e d'azione di Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace accusato, dopo le indagini della procura di Locri, di favoreggiamento clandestino dell'immigrazione. E allora dov'è la verità?

Gervasi dal 2 ottobre scorso è sindaco facente funzione in sostituzione di Lucano messo prima agli arresti domiciliari e oggi lontano da Riace per il divieto di dimora nel Comune calabrese stabilito dal giudice. Geravsi ha senza dubbio ereditato una situazione difficilissima e aveva chiesto innanzitutto la chiusura del centro per immigrati, come già spiegato per mancanza di fondi. Contestualmente, il vicesindaco aveva chiesto al Viminale il trasferimento degli extracomunitari.

"Cancellare gli Sprar è un attentato, una bomba a orologeria sotto la democrazia" aveva dicharato qualche giorno fa a "CartaBianca" (la trasmissione di approfondimento socio-politico della giornalista Bianca Berlinguer) l'ex ministro dell'Interno Marco Minniti. E la dichiarazione non aveva fatto altro che alimentare le polemiche

Ma come stanno davvero le cose?

Per provare a risolvere il “giallo”, sarebe utile leggere il giornale "newz.it" Gervasi aveva scritto la lettera dopo la chiusura del progetto imposta dal ministero dell’Interno, che ha annunciato il trasferimento, su base volontaria, dei migranti da Riace. Alcun di loro, però, pare abbiano presidiato la sede di "Città Futura”, in attesa di avere spiegazioni sul da farsi da parte degli operatori, in maniera pressante. A loro volta gli operatori hanno comunicato le difficoltà nello svolgere il loro lavoro non potendo dare risposte esaustive agli extracomunitari. Per questo l'attuale sindaco facente funzione si è visto costretto a scrivere una lettera al Viminale in cui chiedeva di velocizzare le procedure di trasferimento e di chiarire la situazione.

Con queste parole Gervasi si discolpa dalle accuse de "La Verità" che lo descrive contrario alla linea di Lucano evidenziando una spaccatura politica.

"Sto lavorando per il modello Riace" ha dichiarato a newz.it Gervasi confermando la linea di continuità con Lucano.

Sarà, ma resta da chiedersi perché si è creato il giallo intorno alle sue dichiarazioni. Gervasi continuerà "il modello Riace" sulla falsariga di Mimmo Lucano? O la sortita de “La Verità” è stato l'assaggio di un cambio di rotta poi rivelatosi ancora prematuro?

Intanto oggi partono i primi trasferimenti degli extracomunitari da Riace in altre città.

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