Cronache

"Quella strana telefonata". Il retroscena della Viola sul vaccino russo

L'immunologa Antonella Viola rivela di aver ricevuto una insolita telefonata dopo aver contestato l'efficacia del vaccino russo Sputnik. "Volevano dati, informazioni...". Poi i dubbi sul misterioso interlocutore

"Quella strana telefonata". Il retroscena della Viola sul vaccino russo

"Sputnik non funziona". Il giudizio netto dell'immunologa Antonella Viola sul vaccino russo non era passato inosservato. Sulla rivista scientifica Lancet, la professoressa tarantina e alcuni suoi colleghi non avevano lasciato spazio alle ambiguità e in base alle loro ricerche avevano bocciato il ritrovato anti-Covid di Mosca. A distanza di mesi da quel pronunciamento, l'esperta rivela però un retroscena inedito, confessando di aver ricevuto una strana telefonata nella quale le si chiedevano informazioni dettagliate su quel vaccino e sulle carenze in esso riscontrate. Ancora oggi, l'immunologa non sa spiegarsi chi fosse il misterioso interlocutore che in quella circostanza si era spacciato come un emissario delle istituzioni.

Intervenendo oggi su Rai Radio1, nella trasmissione Forrest, Antonella Viola ha dapprima ribadito le proprie perplessità sullo Sputnik. "Non è un buon vaccino, non funziona, i dati non sono mai stati mostrati con chiarezza", ha dichiarato. Poi si è lanciata in una confidenza. "Vi racconto una cosa che non ho detto a nessuno. Quando sul vaccino Sputnik venne pubblicato il lavoro, insieme a Enrico Bucci e ad altri colleghi a livello internazionale, scrivemmo su Lancet un commento per dire che il vaccino effettivamente non funzionava. In quei giorni, a parte che il mio telefono cominciò a dare dei seri problemi, ricevetti una telefonata molto strana, di una persona che disse di essere del Ministero degli Interni, della sicurezza, non ricordo", ha rammentato l'immunologa, che è professore ordinario di patologia generale presso il dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Padova.

Il misterioso interlocutore - ha raccontato l'esperta - "mi disse che voleva informazioni. Voleva sapere se io sapessi di più sul vaccino Sputnik. Una strana telefonata, mi chiedeva dati". A quel punto, Viola aveva cercato di capire con chi stesse parlando, forse per decidere anche sino a che punto sbilanciarsi nelle considerazioni. Ma nulla da fare: la persona al telefono rimaneva molto sul vago. "Mi disse che sarebbe venuto a trovarmi in studio ma non è mai più venuto. Ovviamente non sarà stato qualcuno del Ministero, immagino di no, però mi è rimasto il dubbio di capire chi fosse questa strana persona che si è presentata e che ha voluto sapere perché io avessi criticato il vaccino", ha chiosato l'immunologa.

Proprio nei giorni scorsi, l'Ema (l'agenzia europea per i medicinali) aveva comunicato che non vi sono progressi sull'autorizzazione dello Sputnik, al momento non riconosciuto dalle autorità europee.

Da parte sua, invece, Antonella Viola aveva usato toni allarmistici invitando a non abbassare la guardia sulle possibili recrudescenze del Covid.

Commenti