Cronache

Pestato a sangue in hotel: muore dopo 10 giorni di coma

Tre dei 4 aggressori sono stati arrestati per omicidio. Ricercato il quarto uomo, un bosniaco 45enne, che sarebbe scappato all'estero pochi giorni dopo l'agguato

Pestato a sangue in hotel: muore dopo 10 giorni di coma

Non ce l’ha fatta la vittima del pestaggio avvenuto in un hotel lo scorso 3 novembre, il 45enne è deceduto in ospedale. La polizia ha fermato tre dei quattro che l’hanno picchiato selvaggiamente. Si tratta di due italiani di 35 e 53 anni, e di un croato di anni 42. Ancora ricercato è invece un 45enne bosniaco.

La vittima, che è morta dopo nove giorni di coma, era stata picchiata a sangue mentre si trovava in un hotel di Marina centro a Rimini. La squadra mobile ha arrestato, su decreto di fermo per omicidio del sostituto procuratore Paolo Gengarelli, tre dei quattro presunti aggressori. Il quarto, un bosniaco di 42 anni, è ancora in fuga, e forse è riuscito a scappare all’estero. Inizialmente gli inquirenti avevano pensato a un regolamento di conti della criminalità organizzata. Sembra invece che il movente del pestaggio sia riconducibile a un debito non pagato.

Il raid punitivo in hotel

Secondo quanto ricostruito, tutto avrebbe avuto inizio la sera dello scorso 3 novembre, quando il gruppetto si è presentato alla camera di un hotel di viale Regina Elena dove soggiornava la vittima. I due slavi avrebbero preso a pugni e calci il 45enne, utilizzando anche un bastone di ferro. I due italiani invece sembra facessero da palo, per assicurarsi che nessuno arrivasse all’improvviso. Dopo aver pestato a sangue l’uomo, i quattro scapparono con il portafoglio della vittima. Alcuni testimoni avrebbero parlato di un pestaggio durato più di una ventina di minuti. Ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena, l’uomo è morto nella serata di ieri. Le ferite risultate poi fatali al 45enne sembra siano state quelle alla testa e al torace.

Immediatamente partirono le indagini che, nella serata di ieri, venerdì 12 novembre, portarono all’arresto del croato e del 52enne a Riccione. Il croato si trovava fuori da un locale mentre l’italiano era in un hotel. Un terzo uomo, sempre italiano, è stato invece individuato in un bar di Rimini. Ancora ricercato il bosniaco, che sembrerebbe essere fuggito all’estero pochi giorni dopo l’imboscata punitiva.

Presi 3 aggressori su 4

Fondamentali per le indagini e per individuare i colpevoli sono stati i racconti di alcuni testimoni e i filmati ripresi dalle telecamere di sicurezza installate in hotel e nel quartiere. In particolare, una telecamera avrebbe immortalato i quattro camminare verso l’hotel e successivamente allontanarsi in tutta calma. All’inizio della prossima settimana, i due italiani e il croato, che al momento sono rinchiusi in carcere, verranno sottoposti all’interrogatorio di garanzia. La vittima, che era originaria del Napoletano, nel 2019 era stata coinvolta in una operazione condotta dai carabinieri conosciuta con il nome "Hammer", coordinata dalla Procura Antimafia di Bologna.

L’indagine portò al fermo di 10 persone, per quella che fu definita una specie di nuova camorra romagnola.

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