Cronache

Rom muore dopo un furto. Funerale da eroe in chiesa

I sinti hanno invaso Trento per salutare Armando Held, rom morto durante un furto e celebrato come un eroe

Rom muore dopo un furto. Funerale da eroe in chiesa

Celebrato come un eroe. Come un caduto in guerra che difendeva la sua patria. Cori, musica e addirittura la scorta della polizia italiana. Questo è il funerale di Armando Held, rom di 52 anni, morto per proteggere il bottino di un furto.

La fuga e la morte

Held, nomade di etina Sinti, è morto in un incidente stradale a Trento. Il rom si trovava ha bordo del suo scooter, mentre tentava di fuggira alla donna di 65 anni che aveva appena scippato. La vittima, ferma nella sua auto nel parchego di un centro commerciale, non è stata guardare mentre quell'uomo le portava via la borsetta: si è lanciata alla caccia. Risultata poi fatale per il nomade. Il 52enne ha urtato un tombino sporgente e ha perso l'equlibrio, finendo violentemente contro un cancello di ferro. La donna, ancora sotto choc, ha dichiarato di aver solo suonato ripetutamente il clacson per riavere ciò che le era stato portato via.

Il funerale

I parenti del nomande: la moglie, i 5 figli e i 7 nipoti chiedono un risarcimento per il defunto parente. Una richiesta assurda che non batte di certo il funerale di Held. Dai video, ripresi da La Voce del Trentino, si vede una vera parata d'onore. Il feretro è stato accolto alla chiesa di san Giuseppe a Trento da ben 500 sinti. Un'invasione che ha creato non pochi problemi alla città. Addirittura i rom hanno anche chiesto, e negato all'ultimo dal Comune, l'uso dell'elicottero per gettare i petali di rosa come da tradizione. Anzi, in alternativa avevano anche proposto se fosse possbile utilizzare un ultraleggero. Nonostante il no alla rischieste, Held non sarà di certo dispiaciuto. Infatti, sinti lo hanno salutato per l'ultima volta con macchinoni super-lussuosi, un cartello con scritto "sei il numero uno" e addirittura bottiglie di champagne e birra, consumate all'interno della chiesa.

Ma la situazione ha preso tinte ancor più tragicomiche all'uscita del feretro. Chitarre e canti hanno salutato la bara. Il capobanda sinti nel frattempo gestiva il traffico attorno alla parata tenendo in ostaggio, come riporta La Voce del Trentino, con la bottiglia di birra in mano i vigili urbani. Agenti che sono stati costretti a scortare con ben due motociclette della polizia locale, una pattuglia dei carabinieri e una pantera della questura la lunga marcia fino al cimitero della città. Corteo chiuso con addiruttura l corteo il furgone della polizia penitenziaria.

Il motivo? Alcuni sinti erano in stato di arresto, ma un permesso speciae ha permesso loro di partecipare alla celebrazione del loro eroe.

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