Roma, all'Atac la pausa caffè durerà al massimo 600 secondi

Pause caffè di mezza giornata, addio. L'azienda municipale dei trasporti di Roma, l'Atac, ha scelto di adottare una linea dura contro i dipendenti che "sforano" durante le pause. Da oggi, avranno solo seicento secondi.

Dieci minuti e poi basta, altrimenti verranno sanzionati. E, ciliegina sulla torta, al bar verranno installati dei tornelli "anti-fannulloni", sul modello di quelli proposti anni or sono dall'ex ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. Lo stabilisce una disposizione del Dipartimento Organizzazione e Sicurezza, che obbliga i dipendenti a recuperare a fine turno i minuti persi al bancone del bar.

Come racconta un dirigente aziendale al quotidiano capitolino Il Messaggero, ad Atac si sono accorti che "alcuni dipendenti arrivavano a trascorrere oltre un'ora davanti al cappuccino". Di qui la decisione di installare tornelli al bar e di fissare in dieci minuti la durata massima della pausa.

Ma non è finita qui. La partecipata comunale dei trasporti ha in programma di varare anche un corposo piano anti-assenteismo, con cui si punta a dimezzare le assenze non giustificate entro la fine del 2015. Ad oggi, infatti, resterebbe a casa ogni giorno la bellezza di quasi mille autisti (970, per la precisione) sui 6.500 totali.

Numeri che si traducono in una perdita finanziaria spaventosa, per un'azienda i cui conti sono già gravati da un debito di centinaia di migliaia di euro.

Ora è tempo di dire basta, sembrano aver deciso alla mega-sede di via Prenestina: l'intera operazione dovrebbe infatti incominciare entro fine settembre.