Cronache

Roma, Altaforte fuori dalla fiera del libro: "Non ci tiriamo indietro"

La denuncia del fondatore Francesco Polacchi: "Non c'è una formula di garanzia nei confronti di una casa editrice già oggetto di censura"

Roma, Altaforte fuori dalla fiera del libro: "Non ci tiriamo indietro"

Dopo le polemiche scatenate da "Io sono Matteo Salvini", Altaforte rischia di finire fuori da un'altra fiera del libro. Questa volta a quella di Roma, da cui la casa editrice vicina a Casapound ha il sospetto di essere stata esclusa per evitare un "Salone del Libro bis". A denunciare l'episodio è Francesco Polacchi, che ha spiegato come sia stata fatta regolarmente l'iscrizione "nei giusti tempi, proprio avere la sicurezza di partecipare".

Tuttavia dopo tre mesi è arrivata la risposta inaspettata: "Purtroppo non ci sono più stand disponibili". A quel punto è stato richiesto l'elenco delle altre case editrici presenti a "Più libri più liberi", ma l'esito della risposta è stato negativo: "Non è possibile averla, quindi non è possibile capire il motivo per cui siamo stati esclusi".

"Non molliamo"

Il fondatore e proprietario di Altaforte ha raccontato all'Adnkronos che si tratta "dell'ennesima situazione che si verifica negli ultimi mesi". Ha voluto escludere la pista del sabotaggio, ma ha osservato come non vi sia "una formula di garanzia nei confronti di una casa editrice già oggetto di censura da parte degli organizzatori di altre fiere del libro".

Polacchi però concludendo ha avvisato: "Noi non ci tireremo indietro. Andiamo avanti e lotteremo per capire, per partecipare alla fiera di Roma".

E ha annunciato che se ciò non fosse possibile "ci presenteremo fuori e lì presenteremo al pubblico i nostri libri".

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