Cronache

Roma, in carcere per terrorismo: "Appena esco, vedi cosa faccio"

Il macedone promette di compiere un attentato in Italia una volta uscito dalla cella: "A me mi serve una macchina. Io ce l'ho un amico, ce l'ha quattro bombe"

Roma, in carcere per terrorismo: "Appena esco, vedi cosa faccio"

È in carcere per terrorismo ma già pensa a cosa potrà fare una volta uscito dalla cella: "Mi serve una macchina. Io ce l'ho un amico, ce l'ha quattro bombe".

A pronunciare la frase è Vulnet Maquelara, macedone di 43 anni indicato con l'alias Karlito Brigande, arrestato nel marzo del 2016 con l'accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale. Brigande è stato condannato in primo grado a otto anni di reclusione, confermati oggi dalla corte d'Assise d'Appello. La novità sta però in un documento portato in Aula.

Come riporta Il Messaggero, il pg Francesco Mollace ha tentato di far inserire nel fascicolo un'intercettazione ambientale disposta dalla procura di Genova in una cella del carcere di Sassari dove il macedone si trovava con un algerino già condannato a 6 anni a Genova per associazione terroristica. Nelle parole di Brigande le sue intenzioni per il futuro: "Giuro su Dio, appena esco? fratello, vedi io cosa faccio". E ancora: "A me mi serve una macchina". E infine: "Io ce l'ho un amico, ce l'ha quattro bombe". Insomma, il primo pensiero dell'uomo è quello di organizzare un attentato terroristico in Italia.

Il documento dell'intercettazione non è stato acquisito.

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