Cronache

Roma, nel municipio del Pd arrivano le panchine anti-clochard

Nel II municipio di Roma, guidato dalla mini-sindaca del Pd, Francesca Del Bello, arrivano le panchine anti-clochard finanziate dai cittadini. Protestano gli attivisti di sinistra: "È guerra ai poveri"

Roma, nel municipio del Pd arrivano le panchine anti-clochard

Dopo la decisione del sindaco di Como di vietare l’accattonaggio nel centro della città durante le festività natalizie, nel II municipio della Capitale sono arrivate le panchine anti-clochard. Ma se la stretta contro i bivacchi nelle vie dello shopping del comune lombardo è stata ordinata da un primo cittadino di centrodestra, Mario Landriscina, le panchine con i braccioli in ferro studiate per non far sdraiare i senzatetto, sono comparse in uno dei municipi romani amministrati dal Partito Democratico.

A denunciarlo, su Twitter, sono i volontari di Baobab Experience, gli stessi che da mesi si occupano di offrire accoglienza ai migranti “transitanti” nei pressi della Stazione Tiburtina. Circa 120, quelli ancora presenti nella tendopoli a sette mesi di distanza dall’ultimo sgombero. “Benvenuti in via Giovanni da Procida, nel II municipio di Roma, a guida @pdnetwork: montate delle sbarre sulle panchine affinché sotto #Natale nessun homeless possa trovarvi riposo”, scrivono gli attivisti di sinistra sui social network mostrando le foto delle panchine in legno con le sbarre anti-bivacco comparse nei pressi di Piazza Bologna. “Per un 2018 all'insegna della guerra ai poveri! Minniti ordina, sindaci e minisindaci eseguono!”, accusano.

E sui social gli attivisti di sinistra non esitano a scagliarsi contro la mini-sindaca Dem, Francesca Del Bello, proprio come il segretario del Pd, Matteo Renzi, si scagliava qualche giorno fa contro il primo cittadino di Como. “Sono gli stessi che poi manifestano contro il sindaco paraleghista anti homeless”, scrive un utente. “Non vogliono i poveri ma invece di pensare a misure strutturali per combattere la povertà, si adoperano per trovare modi per tenerli lontano”, commenta un altro internauta. C'è poi chi biasima i democratici, accusandoli di essere “come Salvini”, e chi addirittura propone una mobilitazione per segare le sbarre di ferro definendole uno “schifo immondo”.

Le panchine anti-clochard sono comparse nei dintorni della Stazione Tiburtina, dove da anni i residenti si lamentano per il degrado e l’insicurezza. Ogni sera decine di senzatetto si ritrovano, infatti, nei pressi del secondo scalo ferroviario romano per la distribuzione del cibo che viene effettuata dai volontari delle opere caritatevoli. “Sono stati i condomini, con l’autorizzazione del muncipio, a finanziare queste panchine perché la situazione era diventata insostenibile”, spiega Andrea Liburdi, dirigente romano di Noi Con Salvini, “in questa piazzetta si erano stabiliti alcuni clochard che rifiutavano i trattamenti sanitari e facevano i bisogni in strada davanti ai portoni dei palazzi”. “Comprendo e giustifico l’atteggiamento dei cittadini, ma trovo assurdo che debbano muoversi provatamente perché le istituzioni non riescono a trovare soluzioni”, attacca l’esponente locale del movimento.

Chissà se anche stavolta il segretario del Pd sarà pronto a condannare la scelta della mini-sindaca.

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