Cronache

Il rosario contro la Chiesa di Greta: "Tesi eretiche al sinodo amazzonico"

L'iniziativa del fronte tradizionalista per denunciare le "eresie" che si discuteranno nel sinodo per l'Amazzonia. I manifestanti: "I riti degli sciamani non hanno nulla a che fare con la Chiesa"

Il rosario contro la Chiesa di Greta: "Tesi eretiche al sinodo amazzonico"

"Dire che la Chiesa deve imparare dagli sciamani o assimiliare i loro riti sacri è totalmente eretico". Non ha dubbi Alessandro, uno dei partecipanti all'iniziativa di preghiera organizzata a Roma da un gruppo di laici alla vigilia dell'apertura dei lavori del sinodo sull'Amazzonia. L'assemblea dei vescovi voluta dal Papa per discutere di "Nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale" è l'ennesimo motivo di scontro con l'ala conservatrice. Cardinali, monsignori, ma anche tanti fedeli che contestano il documento di lavoro preparatorio. "Contiene dichiarazioni inaccettabili dal punto di vista della dottrina e della fede che i nostri padri ci hanno trasmesso", spiega Aldo Maria Valli, vaticanista, che incontriamo in piazza.

Le questioni dibattute sono tante, e vanno dal "radicalismo ecologista", alla proposta di inglobare i riti delle popolazioni indigene, passando per la possibilità di conferire l'ordinazione sacerdotale agli anziani sposati e "ministeri ufficiali" alle donne. "Abbiamo visto anche ieri una cerimonia sconcertante nei giardini vaticani, all'insegna del paganesimo, situazioni che non hanno nulla di cattolico", denuncia il giornalista. La preoccupazione è che si vada a scalfire la dottrina, questa volta in nome dell'ecologismo. Tra le opzioni che si discuteranno, infatti, c'è anche quella di evangelizzare le popolazioni locali con l'ordinazione dei cosiddetti "viri probati", anziani indigeni "rispettati dalla comunità", che potrebbero amministrare i sacramenti pur avendo già "una famiglia costituita e stabile". Affermazioni che, secondo i critici del documento, potrebbero portare verso l'abolizione del celibato per i sacerdoti.

Dure critiche in questo senso sono state espresse nei giorni scorsi da cardinali conservatori come Gherard Mueller, Raymond Leo Burke e Walter Brandmueller, ma anche da porporati sinora allineati al pontificato di Francesco. È il caso del canadese Marc Ouellet: "Per avere un viso amazzonico, la Chiesa non ha bisogno di un sacerdozio uxorato", ha detto in una recente conferenza stampa. Le trecento persone arrivate da tutta Italia per sgranare il rosario all'ombra di San Pietro si oppongono al "tentativo di modernizzare la Chiesa reinterpretando le sacre scritture". Mentre i cattolici tradizionalisti chiedono chiarezza sui "valori non negoziabili", come vita e famiglia, e denunciano un senso di "smarrimento", dall'altro lato c'è chi preme per le riforme. Il Papa è "assediato" da una parte dalla conferenza episcopale tedesca che lavora per l'abolizione del celibato e l'introduzione del diaconato femminile e dai conservatori, che invece gli chiedono di tenere la barra dritta, minacciando addirittura lo scisma, come nel caso dei vescovi americani.

A tenere banco c'è la questione dell'ecologia, al centro del pontificato di Bergoglio. "Bisogna ricordare però che la creazione è stata fatta per l'uomo e quindi, prima di tutto c'è da difendere la vita umana", spiega un altro manifestante che contesta il dogmatismo di movimenti come quello di Greta Thunberg. Secondo Valli ultimamente "l'ecologismo ha preso il posto del Vangelo". "Ma non tutti i cattolici – avverte - sono disposti ad essere a farsi manipolare in questo modo". Lo slancio verde di parte della Curia romana non convince neppure il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, preoccupato che in nome dell'ambientalismo l'Amazzonia venga posta sotto un protettorato transnazionale. Michael Czerny, neo cardinale e segretario speciale del Sinodo ha ribattuto come: "La migliore risposta della Chiesa è l'ascolto degli indigeni, cosa che, forse, gli altri non fanno".

Ma dall'altra parte dell'Oceano i fedeli promettono battaglia per arginare quella che chiamano "deriva modernista".

"I nemici della Chiesa consapevoli o meno che siano – avverte Valli - sono proprio al suo interno e ai suoi vertici, e questo ci preoccupa molto".

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