Cronache

"Lo Stato non ci aiuta". L'assurda risposta del rapinatore all'ostaggio

Rapina in banca nello Spezzino. Il rapinatore soccorre e tranquillizza un'anziana che ha un malore

I carabinieri davanti alla banca di Vezzano
I carabinieri davanti alla banca di Vezzano

"Siamo costretti a rubare perché lo Stato non ci aiuta". Si è espresso così uno dei quattro rapinatori che ieri hanno rapinato la filiale della banca Credite Agricole di Vezzano Ligure (in provincia di La Spezia) consolando un'anziana cliente in procinto di svenire per la tensione. Un "colpo" che ha fruttato ai malviventi, che hanno fatto irruzione nell'edificio a volto coperto senza utilizzare pistole o altre armi, poco meno di 50mila euro.

Stando a quanto riportato da La Nazione, la banda (probabilmente italiana) era coordinata da un capo fintosi disabile al momento dell'ingresso per non destare sospetti, mentre un quinto uomo li aspettava con tutta probabilità all'esterno pronto a prelevare i sodali per agevolarne la fuga. Per prima cosa, i ladri si sono fatti consegnare i cellulari dalla direttrice e dagli impiegati, oltre che da tutti i clienti presenti (circa una decina) per disporli su una delle scrivanie, sotto il loro controllo. Il sospetto degli inquirenti è che si trattasse di professionisti, considerando la perizia con cui hanno gestito la situazione: un altro della gang è riuscito ad esempio a strappare un cacciavite dalle mani di un cliente, che lo stava brandendo contro di loro a mo' di coltello.

E quando, a quaranta minuti dall'inizio dell'azione, una pensionata ha avuto una crisi di pianto seguita da un lieve malore, è stata soccorsa proprio da un rapinatore, che le ha spiegato il motivo del gesto (quasi a volersi giustificare del reato commesso) e l'ha invitata a calmarsi. Nel frattempo, il malvivente più esperto trattava con la dirigenza riuscendo a farsi consegnare il bottino. Stando alle prime stime, si tratterebbero di 47mila euro (16mila dei quali prelevati dallo sportello bancomat, poi bloccato). Un fatto anomalo, visto che da tempo le filiali minori degli istituti di credito solitamente non tengono molto denaro contante. Tanto più che ormai non ci sono più gli ingressi con il metal detector, nè le guardie giurate all'ingresso.

E dopo aver fatto man bassa, i protagonisti della vicenda hanno chiuso gli ostaggi in una delle stanze per poi darsi rapidamente alla fuga. Quando questi ultimi ne sono usciti, è poi scattato l'allarme e i carabinieri sono stati allertati. All'arrivo sul posto degli agenti tuttavia, dei delinquenti non c'era più traccia. Anche se i militari stanno già passando al setaccio sia le riprese delle telecamere interne dell'istituto che quelle del sistema di videosorveglianza della zona.

E a breve potrebbero esserci novità.

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