Cronache

Il sacrificio del poliziotto eroe: "Se muoio salutate i miei figli"

Basilio Fallo si è gettato in mare nel canale di Sicilia per salvare un ragazzo che stava per affogare. Mettendo a repentaglio la sua vita

Il sacrificio del poliziotto eroe: "Se muoio salutate i miei figli"

Anche a giorni d'oggi esistono degli eroi. E spesso vestono una divisa, che sia quella militare, dell'Arma o della Polizia. Uomini troppo spesso bistrattati, sempre malpagati. Il più delle volte poche tenuti in considerazione. Eppure, mentre Rai Tre attaccava a Chi l'ha visto un carabinieri, sullo stretto di Messina un poliziotto libero dal servizio metteva a repentaglio sa sua vita per salvare quella di un ragazzo caduto in mare dal traghetto. Forse un tentativo di suicidio.

Ha sentito il grido della madre, disperata per quanto stava accadendo al figlio. E non ci ha pensato un attimo. Si è gettato in acqua, con il traghetto in movimento, nonostante i tanti rischi che poteva correre (dall'altezza alle eliche in movimento). Lui, padre due bambini, che si trovava lì per caso, dopo aver partecipato ad una gara ciclistica.

Sono bastati alcuni minuti a Basilio Fallo, 43 anni, a riportare in salvo quel ragazzo. Erano le 16.20 di domenica, una normale - eroica - domenica. Si è tuffato in acqua, ha abbracciato il ragazzo. Poi una piccola imbarcazione li recupera entrambi. Poco prima di gettarsi in mare, il poliziotto operativo al commissariato di Patti, ha detto agli amici presenti: "Se non ce la faccia, salutate voi mia moglie e i miei figli".

"Mi è venuto spontaneo, mi sono tuffato e l’ho salvato - ha raccontato a Repubblica - Stavamo finendo la traversata quando ho sentito delle urla, mi sono diretto a poppa e ho visto una signora che chiedeva aiuto indicando il mare". Poi aggiunge: “Mi sono tolto la tuta che indossavo e mi sono gettato in acqua. Avevo paura dell’eliche della nave, ma mi sono fatto coraggio e sono andato a salvare quel ragazzo”. “L’ho avvicinato e l’ho tranquillizzato - aggiunge - Poi l’ho abbracciato e l’ho trascinato fino al gommone che era venuto a soccorrerci”.

“Un angelo, un angelo venuto dal cielo".

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