Cronache

Sfondano il soffitto e svaligiano le poste: rubati 100mila euro

Una volta che l’armadio blindato temporizzato si è aperto i criminali hanno preso il contante e si sono dileguati prima che giungessero le forze dell’ordine

Sfondano il soffitto e svaligiano le poste: rubati 100mila euro

L’operazione criminale è durata meno di venti minuti, ma è stata preparata nei minimi dettagli da una banda di professionisti, che ha trafugato un bottino di 100mila euro nell’ufficio postale di via Martiri d’Ungheria, a Scafati, nel Salernitano. Precedentemente i malviventi avevano sfondato il soffitto di uno scantinato per penetrare nel bagno dell’edificio. I ladri hanno atteso l’arrivo del direttore e hanno svuotato la cassaforte, sotto la minaccia delle pistole.

Una volta che l’armadio blindato temporizzato si è aperto la banda criminale ha preso il contante e si è dileguata prima che giungessero le forze dell’ordine, avvertite dall’allarme scattato con l’apertura della cassaforte. I malviventi avevano calcolato i tempi e sono riusciti a farla franca. Secondo gli investigatori i rapinatori avrebbero agito durante la notte, quando hanno scavato il buco che li ha condotti nel bagno dell’ufficio postale.

Hanno atteso, poi, che i dipendenti aprissero la filiale la mattina successiva per sbucare all’improvviso ed effettuare il colpo. Sotto la minaccia delle armi, dipendenti e direttore non hanno avuto altra scelta se non quella di collaborare e attenersi alle indicazioni degli uomini incappucciati. I balordi hanno atteso che la cassaforte si aprisse per prelevare i contanti e scappare dallo stesso buco che aveva consentito loro di accedere al piano superiore.

Nello scantinato dell’edificio, i carabinieri hanno trovato e sequestrato martelli pneumatici e scalpelli, utilizzati per sfondare il solaio. L’indagine dei carabinieri è scattata subito. I militari hanno acquisito una serie di filmati dalle telecamere dell’ufficio postale e di altri esercizi commerciali della zona, con la speranza di poter risalire ai rapinatori e scoprirne l’identità.

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