Cronache

"In nome della canna". E il rapper Clementino finisce indagato

Le forze dell’ordine hanno fatto sapere che si tratta di un’indagine per salvaguardare i numerosi minorenni presenti all’evento

"In nome della canna". E il rapper Clementino finisce indagato

All’inizio e alla fine del suo concerto a Nocera Inferiore, nel Salernitano, il noto rapper campano Clementino, come fa solitamente, ha salutato i suoi fan con una frase che utilizza spesso. “Guagliù, vi benedico in nome della canna”. Lo slogan gridato dal palco, in occasione dei festeggiamenti del Capodanno nocerino, non è passato inosservato. Le immagini dello spettacolo sono al vaglio della polizia, che sta indagando sull’artista, il quale non ha mai nascosto le sue idee in merito alla liberalizzazione delle droghe leggere.

Clementino ha inneggiato all’utilizzo della marijuana, mostrando ai suoi seguaci uno spinello, anche se ha dichiarato che dentro c’era tabacco e ha lanciato loro delle bustine con all’interno cartine e filtri. Le forze dell’ordine hanno fatto sapere che si tratta di un’indagine per salvaguardare i numerosi minorenni presenti al concerto e anche le istituzioni pubbliche che hanno organizzato l’evento.

Clementino, il cui vero nome è Clemente Maccaro, è un rapper avellinese famoso su tutto il territorio nazionale. Dopo aver vinto varie competizioni di freestyle tra il 2004 e il 2006, firmò un contratto con l'etichetta discografica indipendente Lynx Records, pubblicando l'album di debutto “Napolimanicomio”, sempre nel 2006. Tre anni più tardi entrò nei Videomind, pubblicando nel 2011 “I.E.N.A.” e nel 2012 formò i Rapstar con Fabri Fibra, realizzando nel medesimo anno “Non è gratis”.

Nel 2013 il rapper siglò un contratto con la major discografica Universal, pubblicando poco tempo dopo “Mea culpa”, che riscosse un discreto successo in madrepatria, arrivando in quarta posizione nella Classifica FIMI Album e venendo certificato disco d'oro.

Cresciuto nell'entroterra napoletano tra Cimitile e Nola, Clementino all'età di 14 anni mosse i primi passi nell'hip hop proprio a Napoli dove entrò nella Trema Crew e successivamente nei TCK, gruppo partenopeo. Grazie a queste prime esperienze, Clementino ebbe modo di affinare le sue tecniche nel freestyle (la disciplina tipica della cultura hip hop che consiste nell'improvvisare in rima), divenendo così uno degli artisti più abili del panorama nazionale aggiudicandosi il primo posto al Tecniche Perfette 2004, al Da Bomb 2005, al Valvarap 2006 e al 2theBeat 2006, battendo in finale Ensi, allora campione in carica, che già nel 2005 sconfisse in finale lo stesso Clementino.

Il 29 aprile 2006 uscì il suo primo album in studio, intitolato Napolimanicomio, cantato sia in italiano sia in napoletano, in collaborazione con artisti di fama quali OneMic, Kiave, Francesco Paura, Spregiudicati, oltre a vari importanti esponenti locali come Kapwan, Emcee O'Zi e Patto MC, ottenendo un discreto successo e aumentando la sua fama a livello nazionale.

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