Cronache

Salire a bordo di una Rolls-Royce per sentirsi come un Re E la leggenda Bugatti continua

Ci sono automobili che sogniamo di guidare, come Ferrari, Porsche o Lamborghini, e poi ci sono quelle che si possono sognare e basta, vetture di straordinaria esclusività che portano marchi leggendari, che hanno sì fatto la storia del settore, ma che hanno sempre prodotto esemplari per pochi; automobili, insomma, che per poterle vedere da vicino bisogna andare a un Salone. Al vertice di questo lusso estremo sta la Rolls-Royce , il blasone per antonomasia che dal 2003, dopo la scissione da Bentley, entrata nella galassia Volkswagen, si è accasata nel Gruppo Bmw. L'indirizzo delle limousine dalla doppia R, dove vengono disegnate, progettate e costruite, è comunque quello di Goodwood, in Inghilterra, dove ha preso forma anche la Rolls-Royce Dawn , la debuttate più esclusiva del Salone.

«Sforzati di ottenere la perfezione da ogni cosa che fai», il motto più famoso dei fondatori Rolls e Royce, è sempre valido e ha guidato la mano dei designer (guidati da Gilles Taylor) e degli ingegneri nella realizzazione del cabriolet di lusso a quattro posti (veri) più lussuoso al mondo, la versione a tetto aperto della coupé Wraith che da sola vale oggi il 75% delle vendite totali della Casa (oltre 4mila nel 2014, una performance impensabile fino a qualche anno fa per vetture che costano tra 280 e 475mila euro). Lunga 5,28 metri, larga 1,95 ma alta soltanto 1,50 Dawn sfoggia un design che riesce a trasmettere una sensazione di sportività nonostante l'imponenza del corpo slanciato dal passo che misura 3,11 metri. A differenza di quanto accade con le limousine, spesso affidate a chauffeur, la Dawn è fatta per essere guidata dal fortunato proprietario ed è quindi dotata di tutta la tecnologia montata sulle più esclusive Bmw per quanto riguarda sicurezza, comfort e connettività. A spingere un colosso da 2.560 kg, a vuoto, provvede un V12 da 563 cv che svolge egregiamente il suo compito visto che permette a Dawn di accelerare da 0 a 100 in meno di 5 secondi. Decisamente più rare delle Rolls sono le Bugatti , non tanto quelle vintage che vengono battute a milioni di euro nelle più raffinate aste, ma quelle di serie prodotte dopo l'acquisizione del brand di Molsheim da parte della Volkswagen di Ferdinand Piëch nel 1998. Da allora un solo modello è sceso in strada, la Veyron che è stata prodotta in 450 pregiatissimi pezzi e che è uscita di produzione quest'anno. Manca un'erede, ma Bugatti al Salone ha il suo stand dove, per diradare un po' quella nebbia di esclusività della quale ama circondarsi, presenta una show-car che è il rendering di Vision Gran Turismo , una supercar virtuale destinata al videogame Gran Turismo di PlayStation.

E il sogno continua.

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