Cronache

"Str..., vediamo se sai volare": le sardine vogliono Salvini morto

Il manifesto, portato da uno dei rimostranti in piazza, ha acceso il dibattito. L'ex vicepremier commenta con sarcasmo: "Ah, la democrazia, quella bella...! Al loro odio risponderemo con il sorriso e la forza delle idee"

"Str..., vediamo se sai volare": le sardine vogliono Salvini morto

Le sardine, gli oramai celeberrimi pesciolini perennemente irritati nei confronti del leader della Lega Matteo Salvini, continuano con le loro rimostranze (poco) pacifiche.

L'ultimo episodio si è verificato durante la manifestazione svoltasi a Castelnovo Monti (in provincia di Reggio Emilia) la scorsa domenica 1 dicembre.

"Ti offriamo un volo gratis dalla Pietra di Bismantova. Vediamo se sei uno str***o che sa volare o sai solo galleggiare", recita il messaggio portato con orgoglio sul petto in piazza Peretti da uno dei partecipanti. È lo stesso leader del Carroccio a postare l'immagine, che ha fatto in breve il giro dei principali social network, sul proprio profilo Twitter."Simpatico pesciolone-sandwich che oggi sull’Appennino reggiano mi invita a buttarmi dalla Pietra di Bismantova (famosa, mi hanno detto, per i suicidi) con un amorevole messaggio ", commenta con sarcasmo l'ex ministro dell'Interno, che poi in calce aggiunge un'ulteriore considerazione personale. "Ah, la democrazia, quella bella...! Al loro odio risponderemo con il sorriso e la forza delle idee, e risponderanno i cittadini emiliani e romagnoli il 26 gennaio", con riferimento alle prossime elezioni regionali.

Numerosi i commenti alla foto postata da Salvini. Si va da un "Il vecchio è riuscito a scappare dal controllo della badante”, fino ad un “Impossibile! Le sardine non odiano vero? Sinistrati ipocriti del cavolo, non cambieranno mai”. Amara la riflessione di un'altra utente, che aggiunge: “Fa bene ad evidenziare tutto l'amore antifascista, di questa sinistra che non solo ha distrutto un Paese, ma utilizza menti instabili per creare violenza e continuare a devastare il Paese!”.

L'affondo arriva anche dal capogruppo della Lega in comune Matteo Melato: “Sappiamo che in realtà sono persone di estrema sinistra o dei centri sociali che vogliono insultare Salvini. I veri odiatori sono loro. Episodi come questo capiteranno di nuovo”, denuncia. “La Pietra è stato luogo di molti suicidi. Quell’insulto risulta peraltro sgradevole, perché richiama alla mente fatti tragici”, aggiunge ancora Melato, che rivendica il successo sulle sardine in quanto a presenze in piazza. Secondo i dati proposti da “Il Resto del Carlino”, 800 partecipanti contro 400. “Soddisfatto. Abbiamo raccolto un migliaio di persone”, dice il capogruppo del Carroccio, “Nel confronto tra le due piazze abbiamo vinto”, conclude.

Tra gli organizzatori delle sardine c'è chi prende le distanze dal cartello, come uno dei promotori, il 29enne Matteo Merlini. "I contenuti di quel manifesto non sono condivisibili e vanno scoraggiati, perché sono in antitesi rispetto ai contenuti proposti dalle sardine", si difende."Non appena abbiamo letto quel cartello, ci siamo rivolti a chi lo reggeva per dirgli che quel messaggio non era in linea con la visione delle sardine.

Noi siamo scesi in piazza proprio contro queste cose, perché vogliamo distinguerci dagli altri", conclude.

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