Cronache

Sardegna, 3 mln di euro per aprire un Centro di permanenza per i rimpatri

In Sardegna non si ferma l'emergenza sbarchi di migranti algerini sulle coste del Sulcis e, così, il Viminale accelera i tempi per la trasformazione dell'ex carcere di Monastir in Cpr

Sardegna, 3 mln di euro per aprire un Centro di permanenza per i rimpatri

La Sardegna fa fatica a gestire l'emergenza migranti. Nelle ultime 48 ore, sulle coste del Sulcis sono sbarcati più di 380 migranti algerini e, così, il ministero degli Interni accelera i tempi necessari per adattare l'ex carcere di massima sicurezza di Macomer a Centro di permanenza per i rimpatri. Il tutto per un costo complessivo di circa 2,5 o 3 milioni di euro.

"Le progettazioni, la ristrutturazione e adattamento dell'ex carcere è in mano ad Invitalia per tramite del Ministero degli Interni", spiega all'Adnkronos il sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu, parlando del Cpr che dovrebbe accogliere i migranti irregolari che arrivano in Sardegna. I tempi per la sua realizzazione potrebbero essere accorciati a 6 o 8 mesi e la struttura che, fino a pochi anni fa ospitava pericolosi terroristi islamici, dovrebbe "accogliere tra gli 80 e i 100 migranti", spiega Succu. "Noi non ci occupiamo né di tempi e tantomeno di appalti, che sono tutti in capo al Ministero degli Interni, ma facciamo prima di tutto un servizio alla Sardegna (sarà l'unico Cpr, ndr), poi al Ministero. Per questo chiediamo, in un'ottica di collaborazione, rispetto e tutela del territorio", afferma Succu aggiungendo che Monastir ha aderito al programma Sprar come Unione dei Comuni del Marghine e ora chiede che non vengano attribuite al territorio ulteriori quote di migranti non programmate. "Abbiamo programmato l'accoglienza diffusa per 81 persone nei sette comuni che hanno aderito al progetto. C'è da considerare che il territorio va tutelato e protetto. Non vogliamo - conclude - gente che stia con le mani in mano. Noi da tempo abbiamo chiesto e ottenuto l'integrazione diffusa dei migranti, a patto che ci siano ricadute economiche per il territorio".

A Succu risponde Daniele Caruso, leader del Movimento Sociale Sardo che attacca: "L'idea che il territorio voglia guadagnare sullo stanziamento di clandestini in loco è ripugnante, fuori dalla realtà, e avrà la giusta risposta da parte dei cittadini, che non si faranno comprare, e che sapranno sanzionare queste affermazioni votando un altro sindaco alle prossime elezioni comunali".

Commenti