Quindi, oggi...

Saviano sbrocca, la scoppola a Conte e Orban: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la Civilità Cattolica su Mussolini, Gianni cuperlo sul ddl Zan e lo stadio del Real Madrid

Saviano sbrocca, la scoppola a Conte e Orban: quindi, oggi...

- stessi personaggi (Di Maio-Giorgetti), identico “patto” (quello sul Colle). Solo che per alcuni giornali i candidati presidente sarebbero Draghi o Amato, per altri invece Draghi o il Mattarella Bis. Chi avrà ragione?

- Conte prende una bella scoppola al Senato, dove il “suo” candiato capogruppo viene sostanzialmente costretto a farsi da parte. Il punto non è se Castellone, la nuova capogruppo, sia o meno vicina - come dice - “al nuovo corso di Conte”. Il punto è che l’avvocato del popolo non è riuscito a imporre la sua linea. Non proprio il massimo per un “leader” che, a quanto pare, fatica a tenere le redini del suo stesso gruppo parlamentare

- Sulla Civiltà Cattolica, rivista dei Gesuiti, ci si chiede come sia possibile che ancora oggi ci siano nostalgici del fascismo che guardano con "simpatia" se non addirittura con "ammirazione" a Mussolini. Giusto. Ma l'autore s’è chiesto per caso anche come mai in quegli anni la Chiesa fu così indulgente verso il Duce? Voglio dire: do you remember Patti Lateranensi?

- sul green pass arriva una notizia curiosa dalla Francia. Il Senato ha infatti bocciato il progetto di legge che prevede di prolungare il green pass fino al 31 luglio del 2022. Giusto o sbagliato che sia, fa riflettere il motivo della decisione ostile. "L’ostinazione con la quale il governo ha rifiutato ogni dialogo con il Senato" ci lascia senza la speranza di "poter far evolvere il testo", ha affermato Philippe Bas, senatore repubblicano. "Il Senato non si oppone al fatto che questi strumenti di lotta contro la pandemia sia prolungati" ma chiede "che siano sotto il controllo del Parlamento”. Cioè va pure bene prolungare, ma che siano gli eletti a deciderlo

- Gianni Cuperlo e Luigi Manconi, su La Repubblica, suggeriscono un modo per “salvare il soldato Zan”, ovvero per arrivare all’approvazione di una legge sull’omofobia col voto di buona parte del parlamento. E indovinate cosa propongono? Di abolire l’articolo 1 (quello ideologico sull’identità di genere), di cancellare l’articolo 4 (quello sulla libertà di espressione) e di discutere sulla giornata nazionale contro l’omotransfobia a scuola. In pratica, le stesse cose che il centrodestra dice da mesi. E che il Pd ha fatto finta di non sentire

- che spettacolo il nuovo stadio del Real Madrid. Il prato che scompare sotto il suolo per permettere di ospitare concerti e altri sport senza rovinare l'erba è semplicemente magico. E noi siamo ancora qui con il Fatto che chiede un referendum, sì un referendum, per fare (o meno) il nuovo stadio dell’Inter e del Milan. Siamo destinati a morire economicamente: arenati su “no” e veti vari

- colpo di genio di Orban. Vi lamentate del mio filo spinato ai confini contro i migranti? Benissimo: apro le porte, ma realizzo un corridoio umanitario per far attraversare loro l’Ungheria e farli arrivare in Europa. Poi ci pensate voi: “Se ne avete bisogno, prendeteli”. Dal suo punto di vista, una mossa da scacco matto. Cosa diranno ora i no border di Bruxelles? Li prendono?

- Rep titola: anche Pfizer annuncia farmaco anti-Covid: “Riduce dell’89% il rischio di ospedalizzazione dell’89%”. Non ho ben capito: qual è la percentuale?

- sulle pillole anti-Covid è partita la gara a chi ce l’ha più grosso. Un po' come già avvenuto per i vaccini. Ricordate? Ci furono mirabolanti delle aziende su efficacia e duratura dei sieri come al mercato (70%, chi offre di più?). Sulle pillole, stesso copione: ieri Merk dice che il suo farmaco riduce del 50% i casi gravi, oggi guarda caso Pfizer sostiene di aver fatto di meglio, con l’89% in meno di ospedalizzazioni. I dati sono visibili? Ovviamente no.

- per un cavillo i monopattini potranno viaggiare sia su strade statali che provinciali. Lo avevamo detto ieri: il prossimo passo è ammetterli in autostrada per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti

- la gente va allo stadio ammassata, e in parlamento stanno ancora lì a discutere se aprire o meno il Transatlantico a deputati e giornalisti? Suvvia…

- vedo le foto del Friday for future e, Greta a parte, noto le poche mascherine indossate dai presenti. Immagino domani i titoli sul boom di contagi a Glasgow...

- Saviano rinviato a giudizio per aver dato della “bastarda” a Giorgia Meloni. Ma la casa migliore è come pare abbia sbroccato in tribunale dopo aver ricevuto la ferale notizia. Stando al racconto dell’avvocato (onorevole) Andrea Delmastro delle Vedove, a fine udienza lo scrittore si è avvicinato a lui “come un guappo di periferia”, gli ha chiesto di salutargli la Meloni e poi si è allontanato. All’improvviso però è tornato indietro ed “è esploso: “Mi ha puntato il dito in faccia dicendo: ‘Io non vi mollo, non vi mollo’”.

Un atteggiamento, dice l'avvocato, “poco consono all’aula di un tribunale”. Non sapete quando avrei pagato per essere lì in quel momento

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