Cronache

Altri 406 migranti in Italia: la Sea Watch a Pozzallo

La nave tedesca, un tempo comandata da Carola Rackete, attraccherà a Pozzallo. A bordo decine di minori e alcune donne incinte

Altri 406 migranti in Italia: la Sea Watch a Pozzallo

La Sea Watch3, la nave divenuta famigerata quando al timone si trovava Carola Rackete, attraccherà domattina al porto di Pozzallo. A bordo ci sono 406 migranti, soccorsi negli ultimi giorni nel corso di diverse operazioni di salvataggio nel Mediterraneo centrale.

L'indicazione del porto in provincia di Ragusa è arrivata ieri sera. A bordo della nave ci sono 90 donne e 152 minori, di cui 109 non accompagnati, oltre a diverse persone affette da disabilità. Il migrante più giovane ha una settimana di vita. Per cinque donne, due delle quali incinta, era stata disposta nei giorni scorsi l'evacuazione medica. Alcune presentavano ustioni da idrocarburi. L'ultima migrante a essere evacuata ha partorito ieri a Trapani. Una volta giunti a Pozzallo, dopo l'esecuzione dei tamponi e i controlli medici, i migranti saranno sottoposti al tampone e ai controlli medici di routine. Poi saranno trasferiti - a eccezione dei migranti non accompagnati - a bordo della nave quarantena Azzurra, dove trascorreranno il periodo previsto di sorveglianza sanitaria. Nel frattempo, davanti alle coste ragusane è ancorata la nave Aita Mari. A bordo ci sono 105 persone, tutte di nazionalità egiziana (eccetto un gambiano) e sono stati accertati 6 casi di covid.

Ieri, su richiesta della procura di Agrigento, è stata archiviata la posizione di Sea Watch 3 riguardo un salvataggio in mare effettuato nel maggio del 2019 e al successivo sbarco dei migranti, avvenuto a Lampedusa. Secondo il giudice per le indagini preliminari - che ha deciso di dare credito alla versione della ong tedesca - l'attività di salvataggio rientra nei "doveri previsti dalle fonti nazionali e sovranazionali, che impongono agli Stati e ai comandanti delle imbarcazioni tutte, pubbliche e private, il salvataggio delle vite umane in mare". Sempre ieri mattina è sbarcata a Lampedusa la nave Nadir, della ong italiana Resq People. A bordo c'erano 34 migranti.

Prima di attraccare, la ong ha accusato le autorità italiane, che "hanno permesso a persone in condizioni critiche di rimanere per 45 ore su una nave progettata solo per il primo soccorso e non per l'assistenza a lungo termine e il trasporto di tante persone".

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