Cronache

Sbarco sul litorale laziale: è tempo di rievocazioni

Il 22 e 23 gennaio il Comune di Nettuno, la Federazione Italiana Rievocatori WW2 e la Pro Loco Forte Sangallo procederanno alle celebrazioni dell’Operazione Shingle, attraverso marce, ricostruzioni storiche e progetti didattici

La macchina delle rievocazioni dello sbarco degli alleati a Nettuno, Anzio e Lavinio si appresta a partire e a mettere a punto gli ultimi dettagli. Fedeli alla missione di custodi della memoria, 73 anni dopo, il 22 e 23 gennaio il Comune di Nettuno, la Federazione Italiana Rievocatori WW2 e la Pro Loco Forte Sangallo procederanno alle celebrazioni dell’Operazione Shingle, attraverso marce, rievocazioni storiche e progetti didattici per ricordare l’arrivo degli alleati a Nettuno, Anzio e Lavinio.Il presupposto è il dovere morale di tramandare la memoria di chi diede la vita per un ideale e per difendere la libertà. Per questo con il patrocinio di un gran numero di istituzioni - dallo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano all’Arma dei Carabinieri, dall’Ambasciata degli Stati Uniti d’America a quella britannica, dall’ American Battle Monuments Commission al Commonwealth War Graves Commission, fino alla Città di Ariccia e all’Associazione Pro Loco Città di Anzio - gli organizzatori metteranno in campo un gran numero di iniziative con l’obiettivo di favorire, conoscenza, comprensione e memoria di una operazione che costò la vita a circa 40mila soldati tra gli Alleati e a 25mila soldati tedeschi.«Lo sbarco sul nostro litorale – spiega l’Assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo del Comune di Nettuno Simona Sanetti - è stato uno degli eventi più significativi del passato e della storia nazionale. Noi oggi abbiamo il dovere di mantenere viva la memoria di coloro che hanno creduto nella libertà e dato la vita per il nostro Paese e abbiamo il dovere di trasmettere il sapere e i valori delle democrazia tra le generazioni». «Il 22 Gennaio del 1944 è una data da ricordare per i nostri concittadini – afferma l’Assessore a Istruzione Cultura Fondi Europei e Attività Produttive del Comune di Nettuno Alessandra Biondi –. È infatti una data che ha cambiato la storia della nostra Nazione e della nostra città non solo dal punto di vista storico, ma anche culturale». «Nettuno, Anzio e Lavinio il 22 gennaio 1944 furono teatro della cosiddetta operazione Shingle - racconta il Presidente della Federazione Italiana Rievocatori WW2 Alessandro Lama -, una manovra anfibia degli Anglo-Americani che non andò a buon fine, ma che grazie al coraggio e alla resistenza degli uomini che la compirono, consentì loro di portare a termine il proprio dovere durante l’offensiva di maggio. L’obiettivo della nostra Federazione – continua Lama – è coltivare il valore della memoria, rievocando quei giorni cruciali per la storia d'Italia legati allo sbarco, attraverso la conoscenza dei luoghi, della gente, dei reduci». «La nostra costa – commenta il Presidente della Pro Loco Forte Sangallo Mario Lomartire - fu teatro e protagonista di un episodio storico che ha determinato le sorti dell’Italia. Per noi che per missione abbiamo quella di promuovere e tutelare il nostro territorio è stata immediata l’adesione al progetto del Comune, che con questa iniziativa tiene in vita e tramanda la memoria storica che è l’anima stessa di questi luoghi». Il programma prevede una mostra-rievocazione dello sbarco a Nettuno, in Piazza Cesare Battisti, con l’apertura di un campo base, con tende, ricostruzioni di ospedali da campo e veicoli d’epoca, uomini e mezzi che circoleranno per le strade cittadine. La visita delle postazioni americane; la marcia della libertà con un folto gruppo di rievocatori che indossando le divise degli schieramenti che presero parte al conflitto ripercorrerà, accompagnati da mezzi storici, le orme dei liberatori nel tragitto che unisce Nettuno ad Anzio. 73 anni dopo lo sbarco viene reso omaggio ai caduti di ogni parte, con un percorso dall’altissimo significato simbolico. La marcia sarà accompagnata dal suono delle cornamuse e, a ogni tappa, dalla banda di bersaglieri. «Verrà un giorno - scriveva Victor Hugo - in cui i cannoni saranno esposti nei musei, e la gente sarà stupita che una cosa del genere abbia potuto esistere. Oggi questo giorno - commenta il Presidente della Federazione Italiana Rievocatori WW2 Alessandro Lama - appare ancora lontano. Molte guerre continuano a far scorrere sangue. Ricordare significa conoscere, ed è esattamente questo il senso dell’impegno della Federazione nazionale dei Rievocatori WW2.

Nella speranza che il passato possa insegnare al presente».

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