Cronache

Scacco ai narcos del mare: sequestrate 1,5 tonnellate di marijuana

La droga viaggiava sui motoscafi, operazione della Finanza tra le coste della Calabria, la Grecia e l'Albania: arrestate sette persone

Scacco ai narcos del mare: sequestrate 1,5 tonnellate di marijuana

Con un vero e proprio “inseguimento” in mare, tra le coste ioniche calabresi, l’Albania e la Grecia finiscono sotto scacco i narcos del Mediterraneo. Un gommone carico di marijuana proveniente dall’Albania tenta di sbarcare sulle coste calabresi ma incappa nella Guardia di Finanza.

Complessivamente, a finire in manette sono state sette persone: tre pizzicate a bordo del gommone, altre quattro ritenute, invece, responsabili dell’organizzazione dello sbarco a terra dello stupefacente e che, secondo i finanzieri, lo avrebbero trasportato verso i depositi della droga a bordo di un furgone finito sotto sequestro. Come il gommone, equipaggiato con motori potenti tanto da farne una specie di fuoriserie del mare, che era carico di droga. Al termine delle operazioni, i finanzieri conteranno poco meno di 1.500 chilogrammi di marijuana che, al dettaglio, avrebbe potuto fruttare ai signori del narcotraffico una somma vicina ai dieci milioni di euro.

Un vero e proprio capitale, dunque, da preservare a ogni costo per i narcos. Che però non sapevano di essere incappati in un’operazione internazionale che, dall’Italia fino alla Grecia, teneva sotto scacco le mosse dei corrieri del mare. Tutto è iniziato da una soffiata partita dall’Albania, e raccolta proprio dalla Finanza, secondo cui era in partenza un grosso carico di marijuana destinato al mercato italiano. Da lì è partita l’operazione che, sotto l’egida di Frontex, ha portato al monitoraggio prima e al blitz poi in un inseguimento a distanza che s’è dipanato per gran parte del Mediterraneo.

Il colpo messo a segno dalla Guardia di Finanza conferma come l’Albania sia divenuta tra le prime fornitrici di marijuana in Europa e, nello specifico, per il mercato italiano. E sempre diversi sono i metodi con i quali i narcos tentano di “consegnare” la merce sul suolo nazionale.

Dai voli effettuati con aerei da diporto fino alle vie del mare, le strade dei signori della droga (sembrano) infinite.

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