Cronache

La scalata del Cervino, una festa lunga 150 anni

Presentato il programma di cerimonie fra Cervinia e Zermatt. Mostre, concerti, rappresentazioni a teatro e un giorno di silenzio per le vittime

La scalata del Cervino, una festa lunga 150 anni

Il monte Cervino è stato scalato la prima volta 150 anni fa. Lungo il versante svizzero grazie a Edward Whymper e, dalla parte italiana, da Jean Antoine Carrel. Correva il luglio del 1865. L'Italia era da poco unita (1861) e la conquista del Cervino avrebbe ben rappresentato l'impresa eroica del popolo italiano. Fu Quintino Sella, ministro delle finanze con la passione per l'alpinismo, a dare l'incarico a Carrel. L'esplorazione della cima più fotografata al mondo nasce dunque per volontà politica. Purtroppo il primato della conquista se lo aggiudicò la cordata svizzera, che, il 14 luglio, battè per poche centinaia di metri Carrel.

Il nostro raggiunse la base della Testa del Cervino tre giorni dopo, il 17 luglio. Al di là della «sconfitta», restano l'amore per la montagna, l'adrenalina della competizione, il gusto della scoperta ma soprattutto il desiderio di superare i propri limiti che accomuna le avventure in vetta. A 150 anni dalla prima scalata, oggi Cervinia e Zermatt celebrano la ricorrenza che li ha visti uniti ieri nell'avventura, oggi nella promozione turistica di una delle cime più affascinanti del globo. Così il prossimo 17 luglio alpinisti provenienti dall'Italia, dalla Svizzera, dalla Francia e dall'Inghileterra realizzeranno una scalata a stella in vetta. «Rafforzeremo la nostra amicizia con questa scalata» ha anticipato Christoph Bürgin, presidente del consiglio comunale di Zermatt.

Zermatt inizierà i festeggiamenti il 13 luglio, Cervinia e Valtournenche il 17 luglio. Una delegazione ufficiale italiana presenzierà a Zermatt il 13 luglio e una di Zermatt si sposterà a Cervinia il 17.

Numerosi gli eventi su entrambe le località montane. Mostre, concerti e gare. Dal 9 luglio al 29 agosto teatro all'aperto sul Gornergrat. Rappresentazione in più lingue, tedesco, dialetto di Zermatt, italiano e inglese. Ci saranno 700 posti e le rappresentazioni dal mercoledì alla domenica, il tema è la conquista del Cervino da Zermatt. La storia della conquista italiana verrà rappresentata oggi in Valtournenche e a Breuil-Cervinia in luglio. È un monologo di Roberto Anglisani che verrà riproposto in varie città italiane. Lungo le vie di Cervinia, da dicembre, è possibile ammirare i pannelli sulle gesta di uomini e donne che hanno fatto la storia del Cervino. Alla Centrale Cva di Maen-Valtournenche, dal 17 luglio, mostra, con immagini d'epoca, sulla nascita del turismo insieme a quella dell'alpinismo. Sempre in luglio concerto in memoria di Carrel ai piedi del Cervino con musiche ideate da Leone Sinigaglia, compositore e alpinista, tratto in salvo nel corso di una tempesta sul Cervino da Jean Antoine Carrel, che morì nella coraggiosa impresa. L'area verrà illuminata dal 10 al 20 luglio come a Natale, potenti fari sulla Gran Becca di notte. Il 14 luglio la montagna verrà simbolicamente chiusa agli scalatori, è il momento del silenzio per ricordare chi ha sacrificato la vita nella spedizione. Coro Ana e fanfara dei Bersaglieri in omaggio a Jean Antoine Carrel il 17 luglio a Breuil-Cervinia e il 18 luglio in Valtournenche. Messa in vetta a 4.478 metri il 17 luglio.

Non mancheranno la notte bianca, musica e shopping notturno il 16 luglio a Breuil-Cervinia e la maratona del Cervino, una gara di Skyrunning (corsa verticale) ai piedi della Gran Becca, il 26 luglio.

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