Cronache

Scioperano urlando "Allah Akbar" I sindacati: "Nessuno li tocchi"

"Allah Akbar" gridato davanti agli agenti di Polizia e la tensione sale alle stelle in un momento di massima allerta sul fronte del terrorismo

Scioperano urlando "Allah Akbar" I sindacati: "Nessuno li tocchi"

"Allah Akbar" gridato davanti agli agenti di Polizia e la tensione sale alle stelle in un momento di massima allerta sul fronte del terrorismo. È accaduto a Desenzano del Garda, nel Bresciano, durante lo sgombero da parte della Polizia di un picchetto di lavoratori sotto contratto con una cooperativa che da giorni protestava davanti al supermercato Penny Market, bloccando l’accesso ai magazzini. In mattinata la Polizia è intervenuta con gli agenti che hanno prima invitato i manifestanti a liberare il passaggio e successivamente, davanti al rifiuto, hanno fatto alzare da terra i lavoratori "senza che venisse fatto uso di mezzi di coazione fisica" fa sapere la Questura di Brescia. Proprio nel momento dello sgombero un 30enne di origini pakistane ha gridato davanti agli agenti "Allah Akbar" scatenando la reazione di un’altra ventina di colleghi, tunisini, pakistani e marocchini, che hanno ripetuto il grido inneggiante Allah. Tutto davanti alle telecamere della Scientifica della Digos che ha identificato il gruppo. Da capire se si sia trattato di uno sfogo o se invece il grido sia figlio di fanatismo religioso.

Sulla vicenda indaga la Procura di Brescia con il pm Leonardo Lesti, titolare delle principali inchieste sul terrorismo degli ultimi anni a Brescia, che nel frattempo si è limitato a contestare i reati legati alla protesta e ha iscritto sette persone nel registro degli indagati con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata. I profili dei lavoratori che hanno inneggiato ad Allah sono invece al vaglio della Digos. "Si tratta di un caso isolato e strumentalizzato. La notizia è la nostra protesta e le condizioni di sfruttamento all’interno del supermercato" ha detto Davide Orsini, del Cobas. "La religione non c’entra nulla con la manifestazione sindacale e poi - aggiunge Orsini - che male c’è se uno davanti all’intervento di poliziotti per caricarsi grida Allah è grande? Ognuno è libero di credere in ciò che vuole". Per Damiano Galletti, segretario provinciale di Brescia della Cgil, "stupisce quanto accaduto perchè non capisco che cosa c’entri Allah con la vertenza sindacale". Galletti ha poi aggiunto: "È chiaro che in una situazione di tensione internazionale lo slogan gridato fa notizia e colpisce l’opinione pubblica.

Anni fa non avrebbe avuto lo stesso effetto, ma adesso la realtà è diversa".

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