Cronache

Se l'Alitalia lascia a terra la Sardegna

Se l'Alitalia lascia a terra la Sardegna

Alitalia non ha presentato offerte per volare in Sardegna. La gara per la continuità territoriale con Cagliari è andata deserta. Questo non significa che non si voli più nell'isola, ma sicuramente si apre un periodo di stallo in attesa di nuove decisioni. La notizia ha allarmato la politica sarda, che vede in questo un serio aggravamento della situazione di isolamento.

La gara riguardava l'assegnazione della continuità territoriale tra Cagliari e il continente. Alla scadenza indicata dal bando alle 17 del 10 luglio nessuna compagnia aerea ha presentato una propria busta per effettuare i voli Linate-Cagliari e Fiumicino-Cagliari: le condizioni poste dalla Regione Sardegna sono state ritenute peggiorative e non economiche sia da Alitalia, oggi detentrice del servizio, sia da Meridiana, la cui intenzione era di riprendersi una tratta operata fino al 2002. Si tratta di due rotte importanti: la Cagliari-Fiumicino trasporta 900mila passeggeri all'anno, la Cagliari-Linate 600mila. Ora si è creata una situazione di stallo: in attesa di un nuovo bando, meno svantaggioso per le compagnie, ci sarà una proroga di 7 mesi al servizio, e poi si passerà di nuovo alla fase delle eventuali offerte. Gli altri due aeroporti sardi interessati dalla continuità territoriale Olbia e Alghero sono stati invece assegnati il primo a Meridiana, per la quale era irrinunciabile avendo proprio a Olbia la sua base, e alla low cost romena Blue Air, che continua nella sua espansione in Italia; ma si tratta di due scali con un numero di passeggeri inferiore. Alghero attualmente è servito da Alitalia, che verrà sostituita dal dal 9 novembre.

La compagnia commissariata «continua a ritenere strategica la Sardegna», come ha fatto sapere ieri; anche perché da Cagliari i voli alimentano anche le tratte di lungo raggio in partenza da Fiumicino. «E con tale spirito continua il comunicato attenderà i prossimi passi» istituzionali, contando su «soluzioni idonee in tempi rapidi». Il bando della gara andata deserta chiedeva un aumento del servizio in termini di capacità offerta valutato il 110%, riconoscendo però contributi in crescita solo del 12%. Più un'altra serie di dettagli, a cominciare da una riduzione di 2 euro dei biglietti a carico dei passeggeri, che da Roma sarebbe sceso da 39 a 37 euro tutto compreso e da Milano da 49 a 47. Alitalia poi si è bloccata di fronte a un servizio considerato non economico, perché un'amministrazione straordinaria, sostenuta con denaro governativo, non può effettuare scelte palesemente non redditizie. Sarebbe una contraddizione.

La continuità territoriale, regolata da norme europee, impone oneri di servizio pubblico per i collegamenti di territori isolati (in Italia anche Pantelleria e Lampedusa). La Regione Sardegna richiede nel dettaglio il tipo di servizio (numero di voli al giorno, tariffa bloccata con graduazioni per residenti e non residenti) e in cambio dà alla compagnia che lo assicura un contributo che in questo bando aveva un tetto massimo di 51 milioni all'anno per 4 anni; i collegamenti tra Cagliari, Linate e Fiumicino da soli valgono 120 milioni nel quadriennio sul totale di 200.

Troppo pochi, secondo i vettori.

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