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Se "Repubblica" incita alla guerra civile europea

Se "Repubblica" incita alla guerra civile europea

Q uante divisioni ha Bruxelles? Per ora nessuna. Com'è noto, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha proposto di fondare un esercito dell'Unione europea, raccogliendo l'adesione della cancelliera tedesca, Angela Merkel. La Francia, dopo la Brexit, è l'unico Stato con la bomba atomica. La Germania invece è l'unica potenza economica europea. Chiaro dunque chi avrebbe la valigetta con i codici di lancio e chi avrebbe il potere di dare ordini agli altri. L'uscita di Macron è stata accolta come un disperato tentativo di distogliere l'attenzione dall'ondata di proteste contro il presidente stesso, esplose poi con l'aumento della benzina. Non potendo lanciare brioche ai manifestanti, visto lo sfortunato precedente del 1789, Macron ha gettato un po' di fumo negli occhi agli osservatori che lo danno politicamente spacciato. Se la proposta venisse realizzata, l'Unione europea si troverebbe ad avere una Banca centrale e un esercito. Alta finanza e armi. Per istituzioni davvero democratiche si può invece attendere. Inoltre, fanno notare dagli Stati Uniti, l'Europa fa parte della Nato, tra l'altro a sbafo, visto che pagano tutto gli americani. A che serve dunque un esercito? L'idea di Macron è bizzarra. Ma a qualcuno è piaciuta tantissimo. Ieri nella pagina dei commenti di Repubblica, c'era un articolo di Massimo Riva che ha lasciato di stucco molti lettori. Gli increduli hanno letto e riletto. Poi si sono arresi. La Repubblica invocava sul serio una specie di guerra civile europea. Titolo: Un esercito Ue contro i sovranisti. Svolgimento: la forza armata comune è una «mossa di sicuro impatto perché metterebbe nelle mani del principe europeo una spada affilata per tagliare le teste della montante idra sovranista». Conclusione: «Indicare un così luminoso obiettivo di potere sovranazionale è un eccellente contributo alla costruzione di un'Europa unita». Post scritto: «L'europeismo non può essere solo un'intenzione o una religione della quale ci si può limitare a definirsi credenti non praticanti. Esso è impegno politico risoluto o non è». Quindi si dia vita, con fede religiosa in Bruxelles, a un esercito che sia un deterrente per i malvagi sovranisti e illumini il cammino dell'Unione. Se l'idra nazionalista si oppone, il principe europeo la decapiterà.

È la guerra civile in tutti i Paesi dell'Unione. Avanti, marsch!

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